MESSINA. Le delibera si chiama, in perfetto burocratese, “Riorganizzazione ed efficientamento della attività di rimozione dei veicoli che costituiscono intralcio alla circolazione stradale, con l’impiego dei carroattrezzi comunali”: la giunta l’ha votata favorevolmente al termine della scorsa settimana, e vuol dire, in estrema sintesi, che da questa settimana gli autocarri destinati al prelievo dei veicoli in sosta vietata non interverranno più dopo segnalazione da parte della Polizia municipale, ma potranno agire autonomamente, a patto che un agente sia presente per  “procedere con continuità a rilevare le infrazioni, a comminare la relativa sanzione nonchè a disporre la rimozione del veicolo contravvenzionato”.

Praticamente, le strade saranno “pattugliate” dai carroattrezzi che avranno molta più celerità e autonomia decisionale nel rimuovere le auto in divieto di sosta, o in posizioni che creano intralcio alla circolazione: quindi in prossimità degli incroci, ma anche sui marciapiedi e sulle strisce pedonali, in prossimità dei varchi per disabili e in presenza di auto che costituiscono vere e proprie barriere architettoniche su ruote.

Dove andranno a finire queste auto? Da quando, nel 2003, il comune di Messina ha avviato il servizio di custodia, deposito e restituzione (sotto pagamento della multa) delle auto prese dai carraoattrezzi, le auto venivano parcheggiate all’ex Gasometro, tra viale della Libertà ed il serpentone degli imbarcaderi. I locali in cui venivano pagate le multe ed organizzato il servizio, però, sono stati dichiarati inagibili qualche anno fa, imponendone lo spostamento. E quindi il servizio si “sdoppia”. I veicoli saranno custoditi in un’area di via Campo delle vettovaglie, le multe si pagheranno in un’edificio adiacente, ma i veicoli che non saranno richiesti con sollecitudine dai proprietari, saranno posteggiati a san Filippo.

L’area dell’ex Gasometro? Diventerà parcheggio di interscambio, venendo così incontro alle esigenze dei commercianti di via Garibaldi, che lamentavano in zona l’assenza di parcheggi, tanto da invocare, nella stessa via Garibaldi, l’abolizione della corsia preferenziale e l’istituzione degli stalli blu: proposta che ha suscitato ovvie polemiche.

 

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