MESSINA. Novità in arrivo per ventuno castelli, fortezze, manieri e forti di Messina e provincia, che saranno illuminati da impianti artistici realizzati tenendo conto della sostenibilità ambientale e del basso consumo. Si tratta di un bando pubblicato dall’Assessorato regionale dei beni culturali e dell’Identità Siciliana.

L’iniziativa è promossa dalla Regione Siciliana, che ha pubblicato la graduatoria dei 60 progetti risultati finanziabili rispetto all’avviso pubblicato dall’Assessorato regionale dei beni culturali e dell’Identità siciliana, che prevede un investimento di 5 milioni di euro nel biennio 2022/2023. 63 i progetti risultati finanziabili in tutta la Regione.

In base al bando, gli enti locali potevano presentare progetti di finanziamento per un singolo intervento, con un importo massimo di 90 mila euro e un contributo a fondo perduto fino a un limite del 90% del costo ammissibile.

«L’azione di recupero e valorizzazione dell’immenso patrimonio immobiliare di interesse culturale della nostra Isola – spiega il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – continua a dare i suoi frutti. Abbiamo lavorato senza sosta per far tornare all’antico splendore i tanti castelli e manieri, le antiche torri e tutte quelle costruzioni di pregio che i nostri avi hanno disseminato su un territorio di incomparabile bellezza. Spesso, però, tutto questo restava, al calare del sole, totalmente e imperdonabilmente al buio. Oggi, l’illuminazione artistica esterna ridarà letteralmente luce a questi edifici storici perché piccoli e grandi tesori di Sicilia possano essere ammirati, di giorno come di notte».

«Si tratta – sottolinea l’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – di un importante intervento di valorizzazione che interesserà 60 edifici storici di grande impatto nei territori e che spesso restano marginali rispetto ai circuiti turistici per la loro scarsa attrattività. Abbiamo posto i beni culturali al centro dell’agenda politica di questo governo – evidenzia Samonà – e l’iniziativa di illuminare i castelli rientra proprio in quest’opera di valorizzazione dei beni, volta a presentare a tutti una Sicilia più bella e luminosa che crede nel futuro e investe sulla cultura».

Di seguito i beni della provincia di Messina ammessi a finanziamento:

La fortezza carceraria di Ficarra, i ruderi del Castello giardino di Castelmola, il Castello di Sant’Alessio, il Castello di Venetico Superiore, il Castello di Federico II e le mura merlate a Rometta, il Castello di Santa Lucia del Mela, il Castello di Rufo Ruffo a Scaletta Zanclea, il Castello di Pentefur a Savoca, il Castello di Tripi, quello federiciano di Montalbano Elicona, quello normanno di Castel di Lucio, il Castello Bastione/Torre del Trappeto di Malvicino a Capo d’Orlando, la Torre Aragonese di Castroreale, il Castello di Branciforti a Raccuja, il Castello Arabo normanno di Mistretta, i castelli di Milazzo e Spadafora, Forte Gonzaga,  la Torre ex Collegio di Maria di Capizzi, il Castello Cupane di Acquedolci, il castello Normanno di Forza d’Agrò.

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