MESSINA. «Dopo i tanti annunci disattesi e i conseguenti rinvii, la misura ormai è colma». Così, in una nota, il vicepresidente della Terza Municipalità Alessandro Geraci, che interviene sui ritardi nei lavori in corso sul torrente Bisconte-Catarratti, sollecitando ancora una volta l’Amministrazione a riaprire almeno una corsia di via Direzione Artiglieria.
«Durante il tavolo tecnico del mese scorso, svoltosi a Palermo presso la struttura commissariale contro il dissesto idrogeologico della Regione Siciliana, dopo aver evidenziato insieme al presidente della Terza Municipalità Lino Cucè tutti i ritardi e le negligenze emerse durante il periodo dei lavori – spiega – erano state indicate nuove date per arrivare al completamento dell’opera, come ad esempio quella del 10 gennaio, fissata come termine per il rifacimento del primo ponte di attraversamento del torrente in Via Nicosia, anch’essa disattesa. Un ulteriore rinvio che sta esasperando i residenti. Se è vero che alcuni disagi e ritardi potevano essere messi in conto, come il fermo dovuto al lockdown o il ritrovamento di sottoservizi non censiti da tempo, non è tuttavia possibile che la ditta appaltatrice dei lavori scarichi le colpe sempre sulle aziende di servizi come Telecom, Enel o Italgas. Se quest’ultime risultano in qualche modo inadempienti, l’Amministrazione e il direttore dei lavori sono tenuti a farsi valere nelle sedi opportune, invece di assecondare continui ritardi».
«La misura è colma per i residenti dei villaggi Bisconte, Catarratti e della via Polveriera, alle prese da oltre 2 anni con un vero e proprio inferno viabile. Parliamo di migliaia di cittadini, mezzi pubblici e mezzi di soccorso che ogni giorno sono costretti a percorrere le uniche strade alternative: due “budelli” a doppio senso divenuti totalmente impraticabili anche a causa della mancata manutenzione stradale, in cui la viabilità va ogni giorno in tilt», conclude.