MESSINA. Ex ed attuali consiglieri comunali, ex assessori, attivisti, sindacalisti, semplici cittadini, qualche curioso: la manifestazione di piazza Municipio contro Cateno De Luca si risolve in una cinquantina di persone, non moltissime, che in un modo o nell’altro, quello che avevano da dire al sindaco dimissionario di Messina lo hanno già detto varie volte in più occasioni.
Organizzata più con lo spirito dell’autogestione spontanea che con quello della manifestazione di protesta, dall’alternarsi delle voci sul palco improvvisato dei gradini davanti al Municipio non è emerso niente che già non fosse chiaro, e cioè che di De Luca chi manifesta in piazza non ne sopporta gli atteggiamenti e la maniera di fare politica, in perenne campagna elettorale, con varie declinazioni a seconda di chi ha parlato: dal semplice folclore allo scardinamento delle dinamiche democratiche di bilanciamento tra poteri e organi della democrazia, fino a mettere in dubbio la narrazione sul risanamento dei conti e su “Messina bella e protagonista e produttiva” raccontata a più riprese da De Luca. Quello che non è emerso, a presumibilmente meno di cinque mesi dal voto per eleggere il nuovo sindaco, salvo ripensamenti di De Luca, che ha due settimane di tempo per ritirare le dimissioni (e non sarebbe una novità), è un’alternativa politica. L’opposizione dialoga, riflette, studia, cincischia e prende tempo, ma non decide, mentre De Luca è già in piena campagna elettorale da mesi.
Mi dispiace dirlo, ma se l’opposizione è questa, non ci sarà partita, né storia.
Il candidato (o la candidata) sindaco e, soprattutto, il candidato alla Presidenza del Consiglio se li sbranerà senza alcuna difficoltà, si leccherà i baffi soddisfatto e avrà la strada spianata verso il successo globale.
Rigore a porta vuota!
Opposizioneeee, sveglia che è già tardi!!!
L’IMPORTANTE AVER GETTATO LE BASI PER UNA REAZIONE AGLI ABUSI E SORPRUSI DI QUESTO PERSONAGGIO SCALTRO E FURBO CHE È CONVINTO DI POTER FARE QUELLO CHE GLI PARE ATTACCANDO IN MODO SCURRILE E VOLGARE CHI NON LA PENSA CONE LUI.
NON PUÒ ASSOLUTAMENTE RAPPRESENTARE I CITTADINI MESSINESI.