MESSINA. I sei circoli territoriali del Pd chiedono all’amministrazione quali sono le misure che il comune di Messina metterà in campo per fronteggiare le piogge previste per i prossimi giorni, a partire dall’allerta arancione prevista per oggi, sabato 8 febbraio. A chiederlo sono i segretari Francesco Capria (IV circolo), Antonio Panarello (I circolo), Francesco Carabellò (II circolo), Luigi Mannino (III circolo), Emanuele Paleologo (V circolo) e Marco Pignataro (VI circolo).

“Le misure (non) adottate in conseguenza degli eventi atmosferici che hanno interessato il nostro territorio nello scorso fine settimana hanno rivelato ancora una volta – ed ove mai necessario – la manifesta inadeguatezza, da parte dell’Amministrazione comunale, ad affrontare concretamente e preventivamente i problemi. In vista, allora, delle forti piogge previste nei prossimi giorni in città, l’attenzione sul piano di sicurezza e protezione civile diventa cruciale. Rispetto a quanto accaduto appena una settimana addietro ci vediamo costretti ad esprimere grande preoccupazione: in alcune delle zone più colpite, i cittadini hanno dovuto provvedere autonomamente a liberare strade e passaggi, mentre intere famiglie sono rimaste isolate per giorni. A fronte di queste inefficienze, lasciano infatti perplessi le dichiarazioni recentemente rese da parte dell’Assessore alla protezione civile. L’invito rivolto ai cittadini delle zone maggiormente a rischio a “restare chiusi in casa” e a “non parcheggiare le auto vicino ai torrenti” sono senz’altro suggerimenti ispirati al buon senso, ma non anche indicazioni chiare espresse in ossequio ad un piano di protezione civile articolato e strutturato. Al netto delle peculiarità degli eventi occorsi, fenomeni simili si ripetono ormai ogni anno sul nostro territorio e derubricarli alla stregua di “fatti eccezionali” assurge più a declinazione di responsabilità, che non ad una reale e concreta descrizione dei fatti. Esiste, ad esempio, un sistema di allertamento efficace ed un relativo piano di evacuazione reso conoscibile agli abitanti delle aree a rischio? Esempi virtuosi di prevenzione, come quelli adottati in altre realtà italiane, ci mostrano che è possibile affrontare queste problematiche con maggiore efficacia. L’impressione, invece, è che a Messina, (anche) sotto questo profilo, si viva alla giornata e al “si salvi chi può”. Riteniamo, piuttosto, fondamentale che operino in sinergia le istituzioni locali, i cittadini e le associazioni di protezione civile, con un’attenzione particolare alle fasce più vulnerabili della popolazione. Il piano di protezione civile non può limitarsi a comunicazioni generiche, ma deve prevedere azioni tempestive e concrete, garantendo risposte efficaci e coordinate in caso di emergenza. In attesa che vengano compiute le necessarie opere infrastrutturali per la messa in sicurezza del territorio, invitiamo le autorità competenti a rivedere l’approccio adottato finora, dando priorità ad interventi preventivi per gestire e ridurre i rischi per la cittadinanza e che siano in grado di tutelare efficacemente e seriamente la sicurezza di tutti.

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