MESSINA. Il maggio appena trascorso ha interrotto, in Sicilia, la serie di mesi, iniziata a settembre, con precipitazioni significativamente più scarse rispetto alla media storica regionale, ma non basta per fermare la siccità alla quale sta andando incontro l’isola.

La media regionale della precipitazione mensile, secondo i dati del Sias, il servizio informativo agrometeorologico della regione Siciliana, è risultata pari a 47 mm circa, nettamente superiore alla norma del periodo 2003-2022 che risulta pari a 17 mm circa, ma inferiore a quella dello scorso anno, piovosissimo maggio che di fatto ha garantito acqua a tutta l’isola fino alla fine del 2023.

Cosa che non si è verificata quest’anno: la bassa intensità di pioggia che ha caratterizzato gli eventi di maggio e le condizioni dei terreni, provati da mesi di piogge scarse e temperature molto sopra la media, hanno favorito l’assorbimento quasi totale delle piogge da parte degli strati superficiali del suolo, senza rilasci significativi verso i corsi d’acqua. E infatti i bacini idrografici siciliani sono vuoti per il 70% della capacità.

La situazione, quindi, è piuttosto allarmante: a fine maggio le precipitazioni accumulate in Sicilia negli ultimi 12 mesi, con una media regionale di 453 mm, sono scese sotto la soglia di 500 mm medi, valore che non si registrava dalla grande siccità del 2002, quando nello stesso periodo l’accumulo medio risultava essere stato di 415 mm. Spiccano le aree della regione, principalmente nella Sicilia centro-orientale e sulla fascia centro-meridionale, dove gli accumuli annuali sono inferiori a 300 mm, con deficit che arrivano a superare il 60% a livello annuale, come a Catania, dove con soli 240 mm caduti in un anno, mancano all’appello oltre 400 mm di pioggia. Impressionante il valore di Linguaglossa, dove mancano all’appello 1145 mm di pioggia: esattamente la zona in cui Messina prende l’acqua che serve per alimentare l’acquedotto Fiumefreddo, il principale fornitore idrico della città, in cui già è stata razionata l’acqua.

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Joshua
Joshua
9 Giugno 2024 9:39

Sperare che le “piogge” di maggio abbiano la stessa quantità e qualità di ciò che non è avvenuto in Ottobre e Novembre è come l’augurio di Muti alla classe politica… Alias vana speranza! E finché non si entrerà nell’ottica che stiamo vivendo un cambio epocale saremo in balia degli eventi.