MESSINA. I Carabinieri del Comando Provinciale di Messina hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Messina su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di quattro persone ritenute organiche al clan dei “batanesi”, fazione della famiglia mafiosa di Tortorici, ritenute responsabili – a vario titolo – dei reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, tentata estorsione e porto illegale di armi aggravati dal metodo mafioso, nonché detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il gruppo criminale era attivo per conto dei “batanesi” nel quadrilatero compreso tra i comuni di Sant’Agata di Militello, Alcara li Fusi, Galati Mamertino e Rocca di Caprileone nella gestione delle estorsioni, del traffico di stupefacenti, e nell’acquisizione del controllo di attività economiche e imprenditoriali, sfruttando la forza intimidatrice promanante dalla fama criminale della consorteria mafiosa tortoriciana.
L’indagine condotta dal Nucleo Investigativo di Messina ha consentito di documentare la gestione di due estorsioni in danno di ditte impegnate nell’esecuzione di appalti pubblici di manutenzione stradale e di ristrutturazione del locale impianto sportivo nel comune di Rocca di Capri Leone (ME), commesse mediante attentati incendiari eseguiti presso i cantieri, nonché la disponibilità di armi utilizzate per affermare il controllo criminale sul territorio. Sono state inoltre documentate una serie di condotte di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e marijuana, attribuite agli arrestati e a 5 ulteriori indagati a piede libero.