MESSINA. “L’idea è suggestiva, e confesso che personalmente mi piacerebbe molto, ma in questo momento siamo impegnati con le politiche”: il deputato uscente (e ricandidato) del Movimento 5 Stelle Francesco D’Uva liquida così la voce che, da qualche mese, insistentemente, dà per candidato a sindaco dei pentastellati l’attuale dirigente dell’Ufficio provinciale del lavoro Gaetano Sciacca, a lungo “corteggiato” dai grillini messinesi.
Idea che lo stesso interessato bolla come “una voce e basta, non sono interessato, anche se è vero che il mio nome sta circolando, e mi lusinga”. Il nome dell’ex ingegnere capo del Genio civile, da un po’ di anni accostato a diversi schieramenti politici, è effettivamente circolato parecchio negli ambienti dei 5Stelle, in cerca di un candidato forte per le prossime amministrative. In cui il Movimento intende presentarsi anche ai quartieri, rimediando ad un errore tattico compiuto nel 2013. “Abbiamo sottovalutato l’importanza di avere una rappresentatività radicata nel territorio come quella garantita dai consiglieri di quartiere; è uno sbaglio che non intendiamo più correre”, confessa D’Uva, confermando implicitamente che alle amministrative ci si sta pensando eccome, anche in ottica consiglio comunale: luogo che, dopo il bottino pieno di regionali del 2012 e politiche del 2013, i grillini non sono stati in grado di conquistare. “E invece stavolta è necessario esserci”, dichiara il deputato uscente, “con un candidato forte e unitario”.
Ecco che in un baleno la candidatura di Sciacca prenderebbe di nuovo quota, anche se lo stesso D’Uva si affretta a tirare il freno: “Temo possano esserci profili d’incandidabilità per il ruolo da dirigente regionale di Sciacca”. È così? “Si, ma potrei sempre dimettermi”, ipotizza Sciacca, rilanciando e poi tirandosi di nuovo indietro: “Non so con esattezza i termini perché non me ne sono interessato, ma mi pare di ricordare che il termine ultimo per le dimissioni sia di trenta giorni prima della composizione delle liste: quindi – conclude facendo due calcoli – direi che il termine è maggio…”, chiosa, lasciando la frase in sospeso.
Maggio. C’è tutto il tempo per riparlarne.
sarebbe la prima volta che il M5S candida qualcuno competente, non passerà mai purtroppo !