MESSINA. “Continueremo a generare alternative sull’abitare, sul lavoro, sulla conoscenza e la socialità e ad accompagnare le persone perché possano liberamente scegliere tra queste alternative”. È la sintesi con cui Gaetano Giunta, segretario generale della Fondazione di Comunità di Messina, ha concluso la presentazione del Piano Strategico della Fondazione per i prossimi dieci anni di attività, al Parco Horcynus Orca di Capo Peloro, durante la seconda giornata dell’Horcynyus Lab Festival.
Nei suoi primi dieci anni la Fondazione ha sperimentato nuovi paradigmi sociali ed economici, capaci di essere inclusivi, equi e sostenibili. Questa sperimentazione ha portato ad un impatto significativo nel territorio: sono oltre sei le aree siciliane riqualificate, oltre 150 le imprese sostenute tra start-up e consolidamento, circa 400 i posti di lavoro e 700 le persone accompagnate alla riconquista dei propri diritti all’interno di progetti personalizzati.
Nei prossimi 10 anni, secondo il Piano Strategico, la Fondazione opererà attorno a due grandi snodi, tenendoli in relazione: il contrasto alle diseguaglianze economiche e sociali e al mutamento climatico. Concretamente, il patrimonio immobiliare acquisito in questi anni (spazi recuperati al degrado e alla criminalità, oppure donati) si trasformerà nei “Parchi della Bellezza e della Scienza”. Oggi sono già state avviate le attività di sei Parchi, a Messina (Capo Peloro e Forte Petrazza), Roccavaldina, Novara di Sicilia, Salina e Mirabella Imbaccari. Ad ognuno di questi e a quelli che nasceranno la Fondazione affianca un Fondo dedicato a promuovere nuovi sistemi socio economici strettamente intrecciati con uno sviluppo sostenibile, dunque anche legato alla transizione ecologica, una grande opportunità per generare nuova economia. Parallelamente, in questi territori la Fondazione continuerà a sostenere l’idea di un nuovo modello di welfare locale e comunitario, capace di aiutare le persone a saper riconoscere le nuove opportunità generate dalle azioni di questi sistemi. Con la nascita e lo sviluppo di questi fondi, la Fondazione di Comunità di Messina o.n.l.u.s. diventerà la Fondazione MeSSInA (Fondazione delle Comunità del Mediterraneo Sostenibili e Solidali per l’Inclusione e l’Accoglienza): un gruppo di territori, azioni, processi, sperimentazioni e economie solidali tra loro collegati, distribuiti tra Messina, la Sicilia e la sponda sud del Mediterraneo.
La presentazione del Piano Strategico ha caratterizzato la seconda giornata dell’Horcynus Lab Festival, itinerante tra Mirabella Imbaccari, Messina e Salina e in programma fino al 10 ottobre. La valorizzazione in chiave contemporanea, tecnologica e produttiva di saperi locali tradizionali, l’economia circolare, green e sostenibile e la finanza etica sono i tre focus che la Fondazione di Comunità di Messina ha scelto di approfondire insieme ai suoi partner e alle reti cui appartiene durante i lavori del Festival. A conclusione della seconda giornata è stato anche consegnato il Premio Horcynus Orca 2021 a Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione con il SUD. Ecco la motivazione: “A Carlo Borgomeo con cui condividiamo il sogno di un Mezzogiorno libero, giusto, solidale e aperto, per avere servito il Paese, difendendo i valori fondativi della nostra Costituzione e, in particolare, l’Articolo 1. Il Distretto Sociale Evoluto, fondato sul lavoro, nasce ed evolve da un compositivo dinamico di persone, organizzazioni, esperienze la cui “bellezza” non è in nessun modo racchiusa nelle singole componenti. In questa composizione Carlo Borgomeo ha avuto un ruolo fondativo e di insostituibile compagno di strada, condividendo con noi la follia di cercare nuovi approcci economico-sociali in cui le persone più escluse, le pietre scartate e gettate negli abissi dell’inferno degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, negli abissi dell’inferno delle baraccapoli centenarie della città, negli abissi dell’inferno del dominio e del controllo spietato delle mafie diventano testate d’angolo”.
