MESSINA. “L’On. Cateno De Luca ha rivolto un invito “a tutti gli uomini e le donne di buona volontà” a dare un contributo per la costruzione di nuova progettualità di sistema. Occorre trasformare l’azione dell’amministrazione regionale poco incisiva ed inefficiente. Bisogna, anzitutto, consentire alle autonomie locali di rispondere a pieno alle necessità di profondo cambiamento che provengono dalle comunità che insistono sui territori. Si tratta di una formidabile sfida. Accolgo l’invito. Mi ritengo un uomo di buona volontà”. Così Michele Limosani, economista ed ex direttore della facoltà di Economia dell’università di Messina, accoglie l’invito di Cateno De Luca per un “governo di salute pubblica”.

“A dire il vero, ho già manifestato la mia disponibilità all’On. De Luca – spiega Limosani – Ho collaborato con l’amministrazione comunale di Taormina per la presentazione di progetti di sviluppo per aree dismesse in risposta ad un bando della Presidenza del Consiglio; ho partecipato ad un gruppo di lavoro selezionato dalla Messina Social City per disegnare le linee di intervento e di valorizzazione della innovazione in campo sociale; attualmente affianco i sindaci del comprensorio ionico per delineare le linee di sviluppo del Distretto Turistico META. Un percorso recente ma intenso, in cui ho avuto modo di apprezzare la passione e le competenze dell’On. De Luca e di intravvedere in filigrana la “liberazione” che invoca”.

“In linea, peraltro, con quanto sostenuto in precedenza (cfr. “La citta a un passo da noi”) ritengo che sia indispensabile operare una rivoluzione copernicana nel rapporto Regione-territori. Abbiamo sinora assistito a paradossi. È una grossolana contraddizione della politica e del governo regionale reclamare a gran voce l’autonomia nei confronti del governo nazionale, salvo poi esercitare rispetto alle autonomie locali un potere di veto, accentratore. Un potere commissariale. A tale mistificazione occorre mettere fine – prosegue Limosani – Appare ed è necessario limitare lo strapotere della burocrazia regionale, mettere in condizione gli enti locali di promuovere efficacemente lo sviluppo dei territori, modificare assetti normativi, ribaltare consolidate prassi ammnistrative, promuovere la partecipazione attiva dei cittadini alla vita pubblica. Ciò è un programma ambizioso ma ineludibile per il cambiamento del modello di governo regionale. Rappresenta, in primis, esercizio di libertà e responsabilità; un progetto che pone al centro l’azione dei sindaci”.

“Se si vuole è necessaria quella sussidiarietà declinata dal nostro Don Luigi Sturzo, un principio che rappresenta la garanzia della libertà individuale e sociale contro l’invadenza e l’accentramento dello Stato (il “moderno Leviatano”). Peraltro – continua il docente universitario – è proprio a questo principio della sussidiarietà che ho sempre ispirato il mio impegno all’interno della Comunità accademica alla quale appartengo, così come la mia candidatura alla guida dell’università. Una università impegnata a promuovere l’eccellenza della ricerca, la qualità della formazione ma soprattutto il trasferimento di conoscenza e di sapere ai soggetti che animano e promuovono lo sviluppo del territorio”.

“Ora credo che non ci sia alcun dubbio che la gestione del Sindaco De Luca e del Sindaco Basile a Messina, compresa la ultima esperienza di Taormina, abbia raggiunto dei primati nell’”arte del buon governo”. Si tratta, ovviamente, di un’esperienza da consolidare ma il percorso intrapreso e la classe dirigente che lo ha voluto e realizzato può, a buon diritto, presentarsi come punto di riferimento per altri sindaci e comunità territoriali. Vi è una testimonianza ed una ricchezza di conoscenze e competenze sulla base della quale elaborare proposte, programmi e progetti in grado di rimuovere ostacoli che limitano pesantemente l’azione delle autonomie. Da economista non posso non riconoscere il primato della politica sulla economia. Il valore alto della Politica è l’unico strumento capace di promuovere democrazia, pluralità di pensiero, realizzazione storica con un fare coerente ad un pensare. Occorre emanciparsi dalla fuffa e dalla truffa di parolai incapaci di azione, di tecnocrati che hanno imposto una burocrazia asfissiante, di tecnici imprigionati in autocompiacenti tesi da scrivania. Quindi a lavoro caro On. De Luca lungo la strada dello sviluppo intrapreso, nella consapevolezza che solo la nostra azione, il nostro impegno, la nostra passione potranno cambiare le sorti e il futuro delle nostre Comunità, del nostro Popolo, della nostra Sicilia”, conclude Limosani.

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