Partirà oggi la settimana dello studente al Liceo Scientifico Archimede di Messina. Fino a venerdì 3 marzo sono in programma cinque giorni di dibattiti e convegni, dedicati a più tematiche di attualità: “cultura e Iinformazione”, “adolescenza”, “arte musica spettacolo”, “società politica legalità”, “salute e sport”. Fra le attività in programma nell’istituto guidato dalla dirigente Maria Flavia Scavello, sono previsti incontri degli studenti con alcuni autori dell’Armando Siciliano Editore. I primi tre si sono svolti nella giornata inaugurale di oggi. “Baracche e Schiavitù nel Novecento”, del giornalista Cesare Giorgianni, che racconta la vita di suo padre tra le baracche del post terremoto messinese e quelle dei campi di concentramento tedeschi). Poi Giuseppe Corica, ex docente dell’istituto Archimede e autore dei volumi: “La voglia di melagrana”, “La terra in amore” e “Quando Antonio guardò il cielo”, attraverso i quali viene recuperata la memoria della vita nelle zone tirreniche siciliane dei primi del Novecento e, infine, Simona Moraci parlerà del suo “Giornalisti”, breve saggio sul mondo della stampa.
Particolarmente significativo l’incontro di martedì 28, alle 12, con la presentazione di “Quando l’amore diventa follia” di Stefania Lo Piparo: il volume è incentrato su una vicenda realmente accaduta, la storia autobiografica dell’autrice, che parla in modo didattico ma efficace di violenza sulle donne. La Lo Piparo interverrà telefonicamente all’incontro, che sarà moderato dall’avvocato Silvana Paratore e sarà l’occasione per approfondire il tema del femminicidio e della violenza di genere cercando di allertare i giovani a comprendere in tempo quando un amore è “malato”. Mercoledì 1 marzo si parlerà del mondo musicale messinese, visto attraverso la pubblicazione di “In fondo al viale”, libro scritto da Filippo Briguglio e Rosanna Gangemi sulla vita del musicista messinese Salvatore Trimarchi, recentemente scomparso. L’ultimo incontro si terrà giovedì 2 marzo con la presentazione del romanzo “Vite anNegate” di Roberto Rapisarda, maresciallo dei Carabinieri che per sette anni è stato comandante della caserma di Lampedusa e recentemente del Cara di Mineo. Il suo lavoro, che ha visto oltre cento presentazioni in giro per l’Italia, è stato ispirato dalle migliaia di colloqui avuti con i migranti appena sbarcati nell’isola. All’incontro parteciperanno, oltre all’autore, anche l’ex consigliere comunale Luigi Sturniolo e l’assistente sociale Clelia Marano, da sempre in prima linea per la tutela dei migranti.
«Sono molto contento – dice Armando Siciliano – da oltre trent’anni mi batto per il recupero della memoria orale siciliana e per la necessità dell’insegnamento di cultura e storia siciliana nelle nostre scuole. I ragazzi non devono perdere le proprie radici e la propria identità».