MESSINA. Dopo le polemiche, gli scontri e le tante prese di posizione di queste settimane, il millenario dibattito sul Ponte sbarca in Consiglio comunale, chiamato ad “assumere le iniziative più opportune per cercare di scongiurare il mancato inserimento del finanziamento per la realizzazione dell’opera nel Recovery Plan”. A presentare la richiesta per la convocazione urgente del civico consesso, con la partecipazione dei parlamentari nazionali e regionali della provincia, è il consigliere Nello Pergolizzi, secondo il quale “appare indifferibile provvedere immediatamente a prendere posizione sulla realizzazione del Ponte”, il cui progetto “è già pronto e cantierabile in alcuni mesi, oltre che strategico per la ripresa economica e occupazionale del Sud Italia”.

Per Pergolizzi il collegamento stabile sullo Stretto di Messina “è un’esigenza prioritaria per ridare un ruolo da protagonista alla Sicilia” e il Consiglio è “la sede più appropriata in cui analizzare e sostenere la realizzazione di una infrastruttura che potrebbe segnare pesantemente l’immediato futuro della nostra Città”.

Sull’argomento Ponte (ma non solo) sono intervenuti anche i consiglieri del Pd Alessandro Russo, Antonella Russo, Gaetano Gennaro, Felice Calabrò e Massimo Rizzo, che prendono posizione in una nota “sul ruolo che Cateno De Luca intende prendere in merito, mentre la città sprofonda nella mancanza di amministrazione”.

Di seguito il comunicato:

«Il primo cittadino ci ha nel tempo abituato ad assistere a fasi alterne della sua condotta politica. Periodi nei quali passa da una massiccia presenza sui social, quasi sempre finalizzata ad attaccare il nemico politico di turno, a lunghe pause nelle quali è quasi totalmente assente, facendo perdere totalmente le sue tracce mediatiche. Dopo settimane di assenza, per fortuna o per sfortuna non si sa, in questi giorni è tornato sulla scena social con l’ennesimo aut-aut politico, questa volta rivolto al premier Draghi: «o si inserisce il ponte sullo Stretto nel recovery plan, con una deroga temporale valevole solo per Messina, oppure fonderò il partito del sud».

Al sindaco De Luca vorremmo suggerire di non utilizzare l’ennesimo pseudo scontro con il Governo nazionale, per di più su un tema ormai abbastanza inflazionato come il ponte sullo Stretto. Un argomento serio che non può essere sintetizzato in “ponte si o ponte no”, e che ogni tanto viene tirato fuori dal politico di turno in evidente carenza di consenso, quindi, come sta facendo De Luca, solo per scopi politici, senza considerare la complessità e l’importanza che il tema riveste per la comunità messinese.

De Luca vuole fondare un partito? Lo fondi pure, ma senza utilizzare temi politici e amministrativi così rilevanti per la città ad uso e consumo, visto che la relativa decisione sarà semmai adottata a livello nazionale anzi europeo. Bisogna scindere, come è giusto che sia, la strategia politico-elettoralistica con l’amministrazione di una città metropolitana.

Piuttosto, a proposito di amministratore, anzi di Sindaco che il suo mestiere “lo sa fare: dove è finito il De Luca che si occupava di pandemia da Covid-19?

Non vorremmo credere che il problema sanitario della città di Messina fosse esclusivamente quello di far defenestrare il Dott La Paglia dai vertici dell’A.S.P. cittadina e che adesso sia tutto normale e stia andando tutto a meraviglia. Non crediamo proprio che sia così.

Come mai De Luca, da massima Autorità sanitaria locale, non parla più di controlli anti assembramento, di misure economiche comunali a favore di commercianti e imprenditori in difficoltà? Come mai nessuna parola sul piano comunale delle vaccinazioni, visto che in questi giorni si sono registrate vergognose file davanti all’hub della fiera, con centinaia di anziani assembrati sotto la pioggia per ore e ore in attesa di ricevere, forse, la loro dose di vaccino? Come mai non si è nemmeno preoccupato di far assistere tutti i messinesi in fila da qualche pattuglia di vigili urbani o dal personale della Messina Social City? Perché non si occupa, quale massima Autorità sanitaria locale, di creare un tavolo tecnico con l’A.S.P. e con l’Ordine dei medici per agevolare forme di vaccinazione che non comportino rischi di assembramento come finora è successo?

Visto che De Luca, finalmente, si è svegliato dal torpore mediatico nel quale era piombato dopo l’ultima sceneggiata sulle dimissioni, adesso, piuttosto che pensare alla sua prossima campagna elettorale e all’ennesimo partito con il quale soddisfare le sue ambizioni politiche, potrebbe dare risposte concrete alla cittadinanza, in un periodo estremamente critico come quello attuale.

Se vuole fare solo lo stratega partitico, in vista delle ormai vicine prossime elezioni regionali lo dica chiaramente e sia consequenziale, liberando la città da questa infinita altalena.

Di certo, un Sindaco che in piena emergenza Covid-19, scompare dai radar per settimane, non dice una parola sui disagi patiti dalla cittadinanza a causa della scriteriata campagna vaccinale condotta dall’A.S.P. soprattutto in questi giorni, si spoglia di tutte le deleghe sindacali e, anziché confrontarsi con il consiglio comunale su aspetti fondamentali per la città, pensa piuttosto a fondare un nuovo partito di cui si farebbe volentieri a meno, certamente non corrisponde all’identikit del Sindaco di cui avrebbe bisogno Messina. Intanto lo show va avanti, con il consueto mantra: lui il Sindaco “lo sa fare”».

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