MESSINA. “Sono fiducioso che il difetto di comunicazione che ha determinato l’iniziale esclusione di Messina dal circuito “Le vie dei tesori” può e deve essere superato”. Lo ha auspicato Pietro La Tona, consigliere comunale Sicilia Futura e presidente della commissione consiliare alla cultura, dopo l’esclusione della città di Messina dal circuito cultural-turistico siciliano: esclusione dall’assessore alla Cultura Enzo Caruso attribuita ad un difetto di comunicazione. Che oggi pare risolto. 

“Nulla di insormontabile – ha proseguito La Tona – è infatti emerso dopo l’interlocuzione tra il nostro Comune e la rappresentante della fondazione “Le vie dei tesori”.
Sono convinto – ha esortato l’esponente di Sicilia Futura – che a settembre Messina potrà far parte, a pieno titolo, dell’importante circuito promozionale per la diffusione e conoscenza del nostro patrimonio artistico e monumentale ed infatti questa Commissione consiliare, ritenendo di interpretare il sentimento di molte associazioni ed istituzioni cittadini, ha invitato la Fondazione ed il Comune a riprendere urgentemente quell’auspicato rapporto di collaborazione al fine di far rientrare la città di Messina e i suoi beni culturali nella programmazione 2021 del Festival “Le Vie dei Tesori”.

“A tal fine – ha concluso La Tona – abbiamo dichiarato, come Commissione, la nostra disponibilità ad offrire ogni più ampio supporto nella co–progettazione e realizzazione dell’iniziativa e, in concreto, abbiamo chiesto alla Fondazione di voler richiedere all’Amministrazione comunale l’adesione e la compartecipazione alla manifestazione.
Abbiamo quindi chiesto la trasmissione dell’elenco di tutti i soggetti pubblici e privati messinesi che negli anni scorsi hanno partecipato al Festival allo scopo di invitarli a dare adesione e supporto all’iniziativa in modo da superare, anche per l’anno in corso, l’esclusione di Messina dal circuito, soprattutto in un momento storico in cui appare ancora più necessario puntare sulla “cultura” per contribuire alla ripartenza socio – economica dei nostri territori”.

Questa la nota redatta dalla V Commissione che ripercorre le tappe della vicenda:

La V Commissione Consiliare, presieduta dallo scrivente consigliere, Prof. Pietro G. La Tona, in data odierna ha invitato in seduta il Presidente della Fondazione “Le Vie dei Tesori” e l’assessore alla Cultura del Comune di Messina per affrontare e risolvere, ove possibile, la questione in oggetto.
Entrambi gli invitati hanno declinato l’invito, scusandosi per l’assenza e trasmettendo a questa
Commissione una nota di esplicitazione della propria posizione sulla vicenda.
Prima di commentare le note pervenute, appare necessaria una premessa.
L’iniziativa denominata “Le Vie dei Tesori” , conosciuta in Sicilia ma anche nel resto d’Italia,coinvolge molte realtà cittadine nella valorizzazione, promozione, diffusione del patrimonio
culturale dell’Isola e, di recente, è stata presentata alla Borsa Internazionale del Turismo. Negli
anni passati, incluso lo scorso anno, ha sempre visto la partecipazione della città di Messina, con
il coinvolgimento di molte scuole e associazioni culturali e l’interesse di moltissimi visitatori che
hanno visitato e conosciuto i beni culturali della nostra città. Gli studenti messinesi hanno fatto da
guida turistica, acquisendo anche esperienza in alternanza scuola lavoro.
La settimana scorsa abbiamo appreso dalla stampa dell’esclusione di Messina dal circuito, cosa che
ha suscitato la protesta di coloro i quali, negli anni, avevano aderito con entusiasmo.
Avendo a disposizione solo informazioni ufficiose e per di più contrastanti, questa Commissione ha
deciso di invitare i soggetti in campo all’odierna seduta della V Commissione “Scuola, Cultura,
Sport e Turismo” per capire cosa fosse successo e se possibile scongiurare questa esclusione che penalizzerebbe la città di Messina, i suoi beni culturali e tutti i partecipanti all’iniziativa che negli
ultimi anni hanno aderito con entusiasmo, contribuendo a conoscere e far conoscere il patrimonio
storico culturale di Messina.
Nella settimana appena trascorsa il dibattito scatenatosi in città ha ribadito che il tessuto sociale,
fatta eccezione per qualche commento votato all’autarchia culturale, è interessato a questa
iniziativa, ma i comunicati stampa dei soggetti interessati hanno evidenziato un’interlocuzione
flebile o inesistente e, soprattutto, da parte della Fondazione si è manifestata la convinzione che
l’interesse della città si sia “progressivamente isterilito” e che dal 2018 in avanti “le interlocuzioni
con l’Amministrazione comunale sono state progressivamente più difficili, mentre i rapporti con le
altre istituzioni si sono sfilacciati”. Gli Assessori Musolino e Caruso hanno risposto con altro
comunicato stampa sostenendo di non aver mai reso difficoltosi i rapporti, di aver aderito
convintamente negli anni scorsi, di non aver ricevuto per quest’anno alcuna richiesta se non un
informale messaggio di whatsapp, di essere sempre disponibili a collaborare all’iniziativa
anteponendo l’interesse della città a qualsiasi polemica personale.
Tutto ciò premesso, si è data lettura delle note pervenute: prot. 28/2021 del 17.5.2021 della
Fondazione “Le Vie dei Tesori” e prot. 136909 del 19.5.2021 dell’Assessore alla Cultura del
Comune di Messina.
Dalla nota della Presidente Laura Anello della Fondazione “Le Vie dei Tesori” si apprende che:
“Non programmare il festival a Messina quest’anno è stata una nostra scelta dettata dalla
constatazione di una progressiva perdita di interesse e di condivisione della città dopo un’iniziale
spinta positiva, come se fosse venuto a mancare quel terreno fertile necessario perché una
manifestazione come Le Vie dei Tesori potesse sbocciare compiutamente. Tranne qualche
eccezione, le interlocuzioni con molte istituzioni, e complessivamente con la città – non solo con
l’amministrazione comunale – erano state progressivamente sempre più difficili e sempre
unidirezionali. Si era bloccato quello scambio di energie che è necessario a una manifestazione che
si nutre del fare rete e dell’attivazione di energie locali, nonostante la partecipazione di
associazioni, guide turistiche, volontari, scuole che ringrazio sin d’ora per la rinnovata
disponibilità che ci hanno manifestato in questi giorni.”
L’intenzione non era quella di un addio polemico, né si vogliono addossare colpe al Comune per
non aver risposto ad un messaggio whatsapp, ancorché firmato, ma ciò, unitamente alla fredda
adesione del 2020, con l’esclusiva messa a disposizione a pagamento di mezzi di trasporto cittadino,
sono sembrate alla Fondazione “la conferma che la manifestazione non costituisse un asset
strategico per l’amministrazione”.
La Fondazione, continua la nota, con l’iniziale contatto telefonico mirava non tanto al patrocinio del
Comune ma ad “una co – progettazione mirata ad individuare luoghi, itinerari, esperienze che
possano dare a Messina il festival che la sua storia merita, così come avviene nelle altre città in cui
operiamo. Questo necessita di un’interlocuzione diretta con una persona di riferimento, della
volontà di trovare una comune soluzione degli inevitabili problemi che si presentano (tanti), della
disponibilità a coinvolgere insieme altre istituzioni ed enti, del sostegno ad alcuni costi di servizi
(cito per esempio il bus dell’Atm per Forte San Salvatore che l’anno scorso, al contrario degli anni
precedenti, abbiamo dovuto sostenere noi), dell’impegno a fluidificare processi. In sintesi, della
condivisione e compartecipazione a un progetto culturale pubblico privato, come avviene in tutte le
città in cui operiamo. Sono quasi 40 i Comuni che durante questi mesi di nuova crisi sanitaria ci
hanno cercato e 57 i borghi di tutta l’Isola che hanno aderito alla nuova associazione che abbiamo
costituito, Borghi dei Tesori. In questo grande circuito sorretto dall’entusiasmo e dalla voglia di
scommettere sul progetto, ci sembrava che mancasse Messina. Abbiamo scelto a malincuore di fare
una pausa di riflessione, in punta di piedi. Senza cercare colpevoli né tantomeno capri espiatori.”
Il comunicato stampa del Comune di Messina, prosegue la nota, è stata una doccia gelata “dopo che
– a seguito di una calorosa sollecitazione dell’assessore Caruso – avevo trascorso tutta la giornata
di venerdì con il mio staff a cercare di reinserire Messina in extremis nella programmazione di
quest’anno, proprio per sgombrare il campo da polemiche e per dare un segnale di serena e
sincera collaborazione. Nonostante questa doccia gelata, intendo dare seguito a quanto avevo
garantito all’assessore dopo numerose interlocuzioni: conto sulla sua disponibilità per provare costruire un’edizione 2021 che sia all’altezza della storia e delle potenzialità di Messina. Gli
scriverò formalmente nei prossimi giorni.”
Tutto ciò, conclude la nota, “perché abbiamo bisogno del supporto di tutti. Sono certa che si
aggiungeranno nel nostro cammino le tante persone di buona volontà che hanno compreso lo
spirito del progetto, nato dall’impegno e dalla passione di un gruppo di professionisti che hanno
scelto di sbracciarsi per la loro terra, provando a combattere la rassegnazione. Convinta che,
ancor più dopo la crisi Covid e in una faticosissima fase di ripartenza, solo dallo scambio di
energie positive possano arrivare buoni frutti.”
La nota di risposta del Comune, a firma dell’Assessore alla Cultura Enzo Caruso, così recita:
“A seguito dei numerosi post, comunicati stampa, commenti di opinionisti e di vari soggetti alla
ricerca di motivazioni o colpevolezze, che non hanno fatto registrare Messina tra le città che hanno
aderito all’edizione 2021 de “La Vie dei Tesori”, tengo a ribadire in questa sede che, come ho
avuto modo di chiarire alla Presidente Laura Anello, qualunque richiesta di adesione da parte del
Comune ad iniziative culturali o sociali, necessita sempre e comunque di una richiesta ufficiale, per
via PEC, di patrocinio e compartecipazione, e che la stessa non può certamente essere affidata a
messaggi WhatsApp o a telefonate che pervengono numerosi ogni giorno, da numeri anonimi, ad
ogni Assessore. Ciò, al fine di non ingenerare dimenticanze, distrazioni, malintesi e cattive
interpretazioni relative alla mancata risposta. Come ho avuto modo di ribadire alla Dott.ssa
Anello, non ci sarebbero stati motivi ostativi alla concessione del Patrocinio del Comune (ricordo a
tal proposito, che il patrocinio di un Ente rappresenta una forma simbolica di adesione e una
manifestazione di apprezzamento a iniziative di terzi ritenute meritevoli), e conseguentemente
all’istituzione di un tavolo di concertazione finalizzato alla fornitura di eventuali servizi o
promozione. A rimedio del difetto di comunicazione, ho pertanto invitato la Presidente a formulare
tale richiesta e avviare così la conseguente collaborazione, considerando che l’evento è previsto a
settembre.”
L’Assessore prosegue riflettendo però sulla considerazione fatta dalla Presidente della Fondazione,
in merito al fatto che i rapporti si sono “sfilacciati” con molte altre istituzioni cittadine, invitando la
stessa a riconsiderare le modalità con cui questi rapporti sono stati stabiliti e intrattenuti. Ribadisce,
comunque, la disponibilità del Comune a collaborare alla manifestazione, non appena perverrà la
formale richiesta di adesione.
Per quanto sopra, questa Commissione consiliare, ritenendo di interpretare il sentimento di molte
associazioni ed istituzioni cittadini, invita la Fondazione ed il Comune a riprendere urgentemente
quell’auspicato, da entrambi, rapporto di collaborazione al fine di far rientrare la città di Messina e i
suoi beni culturali nella programmazione 2021 del Festival “Le Vie dei Tesori”.
A tal fine dichiara, inoltre, la propria disponibilità ad offrire ogni più ampio supporto nella co –
progettazione e realizzazione dell’iniziativa e, in concreto, chiede a Codesta Fondazione di voler
richiedere all’Amministrazione comunale l’adesione e la compartecipazione alla manifestazione.
Chiede, inoltre, di voler trasmettere, al più presto, a questa Commissione l’elenco di tutti i soggetti
pubblici e privati messinesi che negli anni scorsi hanno partecipato al Festival al fine di invitarli a
dare adesione e supporto all’iniziativa in modo da scongiurare, anche per l’anno in corso,
l’esclusione di Messina, soprattutto in un momento storico in cui appare ancora più necessario
puntare sulla “cultura” per contribuire alla ripartenza socio – economica dei nostri territorio

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