MESSINA. I lavori per il restauro della Fontana di Orione sono fermi e, come spiegato in un articolo su LetteraEmme, non si sa quando ripartiranno. La vicenda sembra essersi impantanata nella “fase diagnostica”, dopo la relazione dell’Opificio Pietre dure di Firenze, ed è per questo motivo che il consigliere comunale del Pd Alessandro Russo ha deciso di presentare un’interrogazione urgente all’Amministrazione Comunale. A questa dovrà rispondere il Commissario straordinario Leonardo Santoro, anche se tutte le procedure per la riqualificazione e valorizzazione dell’opera sono state avviate dalla Giunta dimissionaria di Cateno De Luca. Di seguito l’interrogazione del consigliere comunale del Pd.

“Atteso che a distanza di quasi un anno dall’esecuzione del sopralluogo tecnico dei due esperti dell’Opificio delle Pietre Dure e della comunicazione alla Soprintendenza di Messina della lista dettagliata degli ulteriori approfondimenti diagnostici da eseguire, ad oggi non è stato eseguito alcun ulteriore approfondimento diagnostico,  e che il procedimento di restauro della pregiatissima Fontana di Orione, nonostante i pubblici e trionfali comunicati stampa propalati dalla precedente Amministrazione che dava quasi per completato – sulla carta! – il restauro della Fontana, sono ad oggi fermi da più di un anno alla prima fase diagnostica propedeutica, stante la delicatezza dell’opera d’arte, di altri esami tecnici che non sono stati eseguiti”, Russo chiede al commissario di conoscere “se il Comune di Messina abbia provveduto ad affidare i lavori di esecuzione della seconda fase di approfondimento diagnostico sulla Fontana di Orione così come prescritto in dettaglio dagli specialisti tecnici dell’Opificio delle Pietre Dure di cui gli uffici competenti dell’amministrazione sono a conoscenza almeno dalla data di trasmissione della Relazione di sopralluogo da parte dell’O.P.D. del luglio scorso, se quanto si apprende dalla stampa corrisponda a circostanza vera, ossia che la Soprintendenza di Messina sia già in possesso delle linee guida dell’O.P.D. per il restauro della Fontana di Orione, se sia a conoscenza della circostanza che la Soprintendenza di Messina abbia elaborato o meno il progetto esecutivo del restauro della Fontana di Orione che dovrebbe essere poi utilizzato dal Comune per la realizzazione dei lavori, se sia a conoscenza della circostanza che nelle previsioni di bilancio previsionale dell’Ente siano state previste specifiche voci di spesa finalizzate alla realizzazione dei lavori di restauro della Fontana di Orione, come da obblighi derivanti per il Comune dall’Accordo tra Soprintendenza e Comune di cui alla D.G. 683/2021, e quale tempistica di esecuzione dei lavori sia alla data odierna ipotizzabile, individuando le eventuali responsabilità di un procedimento che si è traumaticamente interrotto da quasi un anno, aggravandosi di giorno in giorno le condizioni di instabilità e ammaloramento grave della Fontana di Orione”.

 

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