MESSINA. L’Atm fa causa al comune di Messina. Per cinquemila euro di danni ad un autobus che è finito dentro un tombino, che lo stesso Comune avrebbe dovuto segnalare e invece non l’ha fatto, sostiene l’Atm. Sembra una barzelletta e invece no. L’azienda trasporti, partecipata del Comune, ha davvero citato in giudizio Palazzo Zanca davanti al Giudice di Pace, per un risarcimento danni subiti a causa di un incidente del 27 dicembre scorso. Di che incidente si tratta, e quanti danni ha fatto?

Di un tombino fuori posto, non segnalato, che ha provocato al bus un danno da 4974 euro. Per questo, l’Atm ha fatto causa al Comune, che a sua volta ha deciso di resistere all’azione giudiziaria, dando l’incarico ad un legale dell’avvocatura comunale.

Alla fine, chiunque dei due vinca, attore o controparte, le spese legali è probabile che sarà il Comune a doverle sborsare, o direttamente in quanto soccombente, o indirettamente tra i contributi che ogni anno sborsa alle sue partecipate.

Questo perchè l’Atm è un’azienda speciale: il Comune è azionista al 100%, ed il sindaco esprime le nomine del consiglio d’amministrazione, ma in teoria i rapporti di promiscuità finirebbero qui, e le rispettive funzioni sono regolate dal contratto di servizio sottoscritto dalle parti, per cui l’Atm si occupa del traporto per conto del comune di Messina in cambio di una quota annua di finanziamento. Siccome gli autobus fanno parte dello stato patrimoniale dell’azienda, il suo “depauperamento” influisce sul bilancio, anche se a provocarlo è stato l’unico azionista. Da qui la causa.

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