MESSINA. Fa discutere la nuova presa di posizione del sindaco Cateno De Luca, che nel corso di una recente diretta si è opposto all’ordinanza del Governatore Nello Musumeci emanata due giorni fa. A rivolgersi al primo cittadino, in una nota congiunta, sono i deputati regionali di Fdi e del Pd Elvira Amata e Franco De Domenico, che invitano De Luca a un atto di buon senso, mentre Valentina Zafarana e Antonio De Luca del M5s chiedono venga data ai ristoratori messinesi la possibilità di lavorare con la consegna a domicilio anche la domenica e nei giorni festivi, come previsto nell’ultima ordinanza regionale.
«Oggi – scrivono Amata e De Domenico – siamo stati contattati da tanti cittadini piccoli imprenditori, genitori, semplici persone, frastornati dalla presa di posizione notturna del sindaco De Luca contro l’ordinanza emanata ieri sera dal Presidente della Regione Musumeci. In realtà l’ordinanza del Presidente recepisce alcune istanze, e non tutte, provenienti dal territorio, dalle aziende di ristorazione (fra le più penalizzate da questa crisi e che in questo momento di chiusura, si erano organizzate già da oggi a riprendere il servizio di delivery festivo, per provare a sopravvivere) agli imprenditori del settore balneare (che hanno chiesto di potere preparare in qualche modo la stagione), dalle famiglie con disabili ai tanti sportivi, costretti da oltre un mese a non potere fare neanche una corsetta vicino casa. Sono tutte attività che non aumentano il rischio di contagio, sono un segnale di speranza che i risultati incoraggianti della nostra Regione consentono. Siamo consapevoli –continuano Amata e De Domenico – che l’emergenza non è alle spalle e che la tensione va tenuta alta, ma la gente ha mostrato grande serietà nell’affrontare questa emergenza e gli va data fiducia, non ha senso alimentare un clima di terrore, che tanta depressione sta portando nelle vite di molti. Ed allora invitiamo il sindaco De Luca nell’interesse dei cittadini, ad un atto di buon senso, evitandoci l’ennesima ordinanza non giustificata, peraltro, dalla situazione sanitaria della nostra città. Non creiamo ulteriore confusione nei piccoli imprenditori, nei cittadini, nelle famiglie che oltre al danno dell’emergenza devono subire questa beffa di una ingiustificata discriminazione. Abbiamo bisogno –concludono – di provvedimenti chiari che valgano a tutti i livelli di governo, eventuali deroghe locali devono essere giustificate solo da gravissime emergenze che per fortuna non ci sono».