MESSINA. La laguna di capo Peloro? I laghi di Ganzirri? Potrebbero diventare patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Più precisamente, “riserva della biosfera” (Mab, acronimo dall’inglese “Man and the Biosphere), e area protetta ai sensi della Convenzione di Ramsar (ufficialmente Convenzione sulle zone umide di importanza internazionale). Il riconoscimento di area Mab è un programma scientifico intergovernativo avviato dall’Unesco nel 1971 per sostenere un rapporto equilibrato tra uomo e ambiente attraverso la tutela della biodiversità e le buone pratiche dello Sviluppo Sostenibile. L’area Ramsar è invece un riconoscimento che deriva da un  trattato intergovernativo con scopo globale, nella sua accezione più moderna, riguardante la conservazione e la gestione degli ecosistemi naturali, firmato nella città iraniana di Ramsar nel 1971.

Che c’entra tutto questo con Messina? A seguito della richiesta di alcune Associazioni che si occupano di temi ambientali, venerdi 2 febbraio, il presidente della VI Circoscrizione ha guidato una ricognizione sulla possibilità di riconoscimento Ramsar per le aree di Capo Peloro, alla luce delle normative internazionali, nazionali e regionali. Un iter che necessita di processi partecipativi, e grosso sostegno da parte degli enti locali e delle deputazioni palermitane e romane. Secondo le associazioni che stanno lavorando ad una bozza di proposta di richiesta di adesione ai protocolli, bisognerebbe pensare ad un’area che va da capo Peloro al parco dell’Aspromonte, e ad un comitato di pilotaggio capace di interloquire con enti sovraordinati.

Una mossa che si affianca a quella, già formalizzata, della candidatura congiunta “Parco dell’Etna – Taormina – Naxos – Alcantara – Simeto – Valli dell’Agrò” per il riconoscimento Mab Unesco, che sarebbe l’unico in Sicilia (in Calabria il riconoscimento è stato ottenuto dal parco della Sila). Di aree “Ramsar”, invece, in Sicilia ci sono già il “biviere” di Gela, la riserva di Vendicari, le saline di Trapani e il lago Preola di Mazara. Nel 2015, l’associazione Ecodem aveva chiesto ufficialmente all’allora commissario della Città metropolitana, Filippo Romano, di avviare le pratiche necessarie.

Perchè capo Peloro è “speciale”? In una parola, possiede, e ospita, un ecosistema unico al mondo. Già “Riserva naturale orientata” affidata in gestione alla ex Provincia Regionale di Messina, i laghetti di Ganzirri, si estendono per una superficie complessiva di 60 ettari, che rivestono un’importanza strategica nell’economia dei flussi migratori dell’avifauna che si sposta nell’ambito del bacino del Mediterraneo, e per la presenza di particolari specie autoctone di fauna e flora acquatica. Non solo: il lago di Faro è un ambiente biologicamente unico al mondo, per via di processi di fotosintesi in assenza di ossigeno

Sostanzialmente, i riconoscimenti servirebbero per contrastare la perdita di biodiversità che deriva essenzialmente, in maniera diretta o indiretta, da attività antropiche condotte in maniera non sostenibile per l’ambiente. Quelle che si sono succedute negli anni, senza che nessuno abbia mosso un dito per fermarle.

 

 

 

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