MESSINA. La Città Metropolitana di Messina ha indetto un concorso di progettazione per la realizzazione del nuovo hub croceristico per la città. La struttura scelta per la realizzazione del sito turistico è quello della Dogana storica, situata in via I Settembre, attualmente di proprietà dell’Agenzie delle Dogane. La proposta di intervento prevede un investimento complessivo di 20 milioni di euro. Il palazzo della Dogana, edificato nel 1914 da Giuseppe Lo Cascio, è in stile liberty e sorge sull’area in cui sorgeva il Palazzo Reale di Messina. La proposta di realizzare in quel complesso l’hub croceristico era già nelle intenzioni della scorsa amministrazione comunale presieduta da Cateno De Luca. Cosa prevede la proposta di progettazione della Città Metropolitana? Nel documento di indirizzo alla progettazione, Palazzo dei Leoni intende investire nello sviluppo di «nuove funzioni allocate nei capannoni in disuso da mettere a sistema con le attività adiacenti del porto e con il sistema intermodale di mobilità dello Stretto e della Stazione centrale di Messina». Nello specifico, il nuovo hub sarà dotato di tre distinti spazi: uno destinato all’attesa per l’imbarco, un duty free, ed un’area espositiva permanente anche multimediale ad esempio sul tema del porto storico, del Palazzo reale e della regia dogana storica della città di Messina; il secondo sarà strutturato con i portici o zone destinate ad aree di attesa per l’imbarco, duty-free e spazio aperto per esposizioni temporanee affiancando l’artistico e l’accogliente ove possono allocarsi arredi per l’attesa, punti di ristoro (chioschi della tradizione messinese), spazi espositivi flessibili e ulteriori servizi commerciali duty-free; il terzo spazio sarà l’area check-in e controlli doganali all’imbarco: sistemi di trasporto intermodale dell’area vasta (treni, auto, mezzi veloci dello stretto, ecc.). Sulla base dello stesso documento di indirizzo, «L’obiettivo generale del progetto complessivo è declinato secondo le seguenti priorità di intervento: 1. Realizzazione della stazione marittima crocieristica di imbarco/sbarco dotata dei servizi ai passeggeri in transito che sono più consoni alle funzioni proprie delle aree doganali con diretta connessione ai servizi di prossimità all’imbarco dislocati nell’area portuale. 2. Recupero dei beni monumentali quale patrimonio storico della città e recupero della memoria sul sistema porto/città pre e post terremoto 1908; 3. Recupero, ai fini turistici e funzionali, della connessione tra i complessi edilizi da realizzare o esistenti (come la Dogana storica e il Porto di Messina) da recuperare; 4. Creazione di una nuova centralità nel sistema di trasporto intermodale delle persone». Per quanto riguarda la connessione tra l’area portuale e l’hub, il bando prevede la realizzazione di percorsi protetti «tramite la costituzione di zone controllate anche con sistemi di videosorveglianza». Da realizzare ci sono anche l’impianto fotovoltaico per garantire l’efficientamento dal punto di vista energetico e «impianti di illuminazione artistica consentiranno la valorizzare i decori e le strutture oggetto di vincolo storico». Inoltre, Palazzo dei Leoni ha individuato il sito dell’ex Dogana poiché si congiunge con tre poli preesistenti nell’area circostante: quello del sistema portuale, il polo del sistema di mobilità intermodale (rappresentato dal parcheggio Cavallotti e dallo snodo ferroviario per la Sicilia), e quello commerciale (legato al viale San Martino e a Piazza Cairoli). Quali sono i tempi per la realizzazione del nuovo hub? Per quanto riguarda il concorso di progettazione prevede due fasi: la prima è un’elaborazione di un’idea progettuale, alla quale seguirà la seconda fase che consiste nel progetto vero e proprio. I tre elaborati più meritevoli riceveranno premi in denaro: il primo classificato si aggiudicherà 45 mila euro, il secondo 15 mila euro, il terzo 10 mila euro. L’iscrizione è prevista dal 17 febbraio al 16 giugno 2023. L’iter del concorso, secondo il bando pubblicato dall’ente dovrebbe concludersi entro gli ultimi mesi del 2023. Invece, rispetto i lavori per la realizzazione dell’hub, il bando prevede un limite massimo di 1100 giorni, ossia circa 3 anni, nei quali rientrano dalla progettazione tecnica al collaudo.

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