MESSINA. La settimana dell’Amministrazione aperta è iniziata ieri, e già le prime proposte sono sul tavolo. Una, in particolare, l’ha annunciata Sergio De Cola, durante i lavori introduttivi. Il comune di Messina presenterà la proposta di rendere obbligatorio, per gli appalti superiori ai 500mila euro, il monitoraggio civico dei lavori. Si inizierà con il progetto del secondo Palagiustizia (c’è l’intesa con il ministero), poi la novità diventerà prassi.

Cos’è il monitoraggio civico? A spiegarlo, nei fatti, sono state due scuole, l’Antonello e lo Jaci, impegnate nel progetto del Miur “A scuola di Opencoesione”, che consiste nello scegliere, studiare, analizzare e raccontare uno dei progetti del portale opencoesione.gov .it. Quest’ultimo è un’iniziativa del ministero della Coesione per il controllo della spesa pubblica finanziata con fondi strutturali europei. Una miniera di informazioni, tra le quali le due scuole hanno pescato quelle necessarie ai propri progetti: gli studenti  dell’indirizzo tecnico grafico dell’Antonello (team Wait On) hanno scelto di monitorare l’utilizzo dei quasi due milioni di euro di integrazione, adeguamento e modifica della dotazione degli impianti preliminari all’apertura del nuovo museo di Messina, opera della quale si parla dal 1985 e che, ad oggi, del milione e 998mila euro di fondi impegnati, vede una spesa di poco più di un milione e 100mila euro.

Le classi 4A/D dello Jaci, invece, si sono cimentate in un argomento scottante: il polo oncologico d’eccellenza del Papardo, opera anch’essa ultradecennale che però, rispetto al museo, che sarà inaugurato nei prossimi mesi, ha avuto un esito molto più amaro: dei quasi 41 milioni di euro stanziati, riporta il sito opencoesione, ne sono stati spesi oltre trentasette, ma del polo oncologico non c’è traccia, non è mai entrato in funzione, non esiste. La Regione, infatti, nel piano sanitario 2011-2013, lo ha cancellato dai programmi ed i fondi stanziati sono stati spesi per i rifacimenti di un paio di padiglioni del Piemonte/Papardo.

A raccontare la storia durante la prima giornata della settimana dell’amministrazione aperta, davanti ad una platea esterrefatta, purtroppo non numerosa, sono stati tre studenti diciassettenni in rappresentanza del team HopeCenter Jaci, Giulia Mici, Antonella Rosso e Alberto Bongiorno, (nella foto in alto), che hanno snocciolato storia e dati del progetto sul quale stanno compiendo operazione di monitoraggio civico, raccontando nei particolari una storia che ha del grottesco.

Nel frattempo, nel Palacultura, alle 15 in punto prendevano il via i lavori dell’OpenGov Hackathon che l’amministrazione ha organizzato nell’ambito della settimana della Trasparenza. Ad occuparsi dell’organizzazione materiale sono state Startup Messina e Keedra, che insieme all’associazione Parliament Watch Italia hanno messo a punto le cinque tracce che gli otto team (uno interamente composto da studenti algerini) dovranno completare per aggiudicarsi i premi messi a disposizione.

In cosa consistono le tracce? Cinque tool che, partendo da dati aperti forniti dall’amministrazione, puntano allo sviluppo e implementazione di programmi che favoriscano la trasparenza. OpenAgenda sarà un “calendario” in cui ogni membro della giunta renderà disponibile e trasparente ogni appuntamento istituzionale, spiegando il motivo dell’incontro e l’identità dell’interlocutore. Il tool Petizione/Consultazione fornirà al Comune uno strumento per portare iniziative/proposte all’attenzione della Pubblica Amministrazione e favorire lo scambio di opinioni fra la questa e e la società civile, l’applicazione “PaQ&A” servirà ad agevolare il dialogo tra cittadino e Pubblica amministrazione, ponendo delle domande dirette agli assessori e ai consiglieri, Data Hacking servirà ad estrarre e rendere fruibili a tutti i cittadini interessati le informazioni fornite dal sito del Comune di Messina, ed infine Advocacy Monitor “controllerà” il lavoro dei consiglieri comunali attraverso le loro interrogazioni per comprenderne l’attività e favorirli nel portare avanti le loro interazioni con assessori/giunta.

I team, ricevute le tracce, avranno sei giorni per l’elaborazione, e dovranno presentare i tool entro la mezzanotte del 10 marzo.

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