MESSINA. Accertare i danni immensi e risarcire tutte le persone che hanno subito danni in modo grave e visibile. È la richiesta avanzata dal consigliere della VI Circoscrizione Mario Biancuzzo all’assessore alla Agricoltura e Foreste dopo il pauroso incendio del 30 giugno nell’estrema zona nord di Messina. Un incendio  “opera di criminali senza scrupoli che hanno sfregiato il territorio”,  scrive Biancuzzo, il quale invita il sindaco Renato Accorinti a sporgere denuncia  contro ignoti per aver messo in serio pericolo la vita della popolazione.

«Il “Mostro Arrivato dalle Colline” ha determinato paura, ha prodotto devastazione con gravi danni nel territorio – si legge in un comunicato – Le bellissime montagne e le  campagne coltivate completamente divorate dal fuoco alimentate da un caldissimo scirocco. Alberi secolari di ulivo carbonizzati, alcune abitazioni e macchine bruciate dalle altissime fiamme. La “Pineta di Calamona” non esiste più, i pochi pini che erano ancora in vita, alberi  secolari, sono stati distrutti dalle fiamme. È finito il bellissimo profumo che si respirava sotto l’ombra dei rami.  Circa 70  pali in legno e cavo per circa 800 metri adibiti per trasportare le linee telefoniche completamente carbonizzati, lasciando 400 case senza telefono e senza linea Adsl. Le lingue di fuoco che volavano nell’aria hanno raggiunto il mare, dopo aver attraversato la strada statale 113/dir. in alcuni tratti.  Grazie al personale preposto che hanno provveduto immediatamente a chiudere la strada statale 113/dir. da Tono a San Saba al transito dei mezzi non ci è scappato il morto. L’aria era irrespirabile, fumo nero e pericoloso avvolgeva il cielo. Con le prossime piogge consistenti che arriveranno, sicuramente, si verificheranno delle frane e potrebbero cadere sulla strada statale 113/dir», conclude il consigliere 

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