MESSINA. «A questo punto verrebbe da richiamare i classici detti “Ci sei o ci fai??”, oppure “errare è umano, ma perseverare è diabolico”!». Il consigliere comunale Libero Gioveni (PD) denuncia irregolarità nella procedura del Dipartimento Tributi che ha avviato delle verifiche sui contributi IMU del 2013 non dovuti dai proprietari di prima casa. «Il riferimento è al continuo e sempre più crescente invio da parte del Dipartimento Tributi a tutti i proprietari della prima casa degli avvisi di accertamento IMU per l’anno 2013, che ormai avviene ininterrottamente già da più di 10 giorni, nonostante non sia affatto dovuta ai sensi del Decreto Legge n. 53/2013».

«Avevo già il 28 dicembre scorso denunciato l’incredibile ed inqualificabile “trovata” del Dipartimento di spedire queste “cartelle pazze” a casa degli incolpevoli contribuenti, ritiene adesso ingiustificabili queste reiterate procedure “persecutorie”, specie perché dagli stessi uffici di viale San Martino, pur rendendosi conto dell’abbaglio preso, continuano a subire l’assedio dei cittadini vittime che non possono fare altro che presentare, così come stanno già facendo in massa, le legittime istanze di annullamento».

«Che senso ha – si chiede Gioveni – continuare ad inviare questi avvisi se ci si è resi conto del madornale errore? Che senso ha chiedere scusa del paradossale inconveniente a tutti coloro che si recano al Dipartimento se si continua imperterriti con queste azioni vessatorie? Possibile che il sindaco De Luca, molto bravo a piazza Duomo a mandare a strabenedire Tizio e Caio, non prenda ancora dei provvedimenti seri nei confronti di chi ha errato in così malo modo nei confronti di cittadini già oberati di qualche tassa ingiusta rispetto ai servizi ricevuti, ma che quanto meno risulta legittima?».

«Devo forse pensare – si chiede ancora il consigliere – che per fare cassa si tenti di approfittare per esempio della buona fede e “ignoranza in materia” di qualche anziano ligio al dovere che magari va a pagare l’ingiusto balzello senza nemmeno rendersi conto dell’illegittimità del provvedimento? Perché – prosegue indignato l’esponente del Pd – resosi conto dell’incredibile errore, il Dipartimento, che tra l’altro non ha mai diramato un comunicato ufficiale dell’accaduto, anziché far riempire gli uffici di cittadini, non interrompe ancora questa “emorragia” di cartelle pazze? Insomma – conclude Gioveni – qualcuno adesso non solo dovrebbe chiedere scusa, ma riparare immediatamente all’increscioso accaduto su cui il sindaco De Luca, anche nella qualità di assessore alle finanze, deve dare».

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