MESSINA. “il sindaco limita in maniera sostanziale l’autonomia gestionale dell’attività del consiglio comunale e delle commissioni consiliari, impedendo l’importantissima attività ispettiva, di controllo e di indirizzo”. Firmato Claudio Cardile, presidente del consiglio comunale di Messina, che sulla proposta di delibera inoltrata dal sindaco Cateno De Luca, che “impone” pesanti modifiche al regolamento d’aula, subordinandone l’approvazione alla sua permanenza a capo di Palazzo Zanca (altrimenti ha annunciato le dimissioni), ha deciso di intervenire in maniera perentoria.

La delibera, spiega Cardile, “ha già sortito i primi effetti negativi da parte di un dirigente, che senza alcuna motivazione, comunica di non intervenire alle riunioni di commissione legittimamente convocate facendo appello alla linea di indirizzo perentoria del sindaco”. Cardile, poi, richiama l’aut-aut del sindaco, che ha minacciato dimissioni se la sua proposta di delibera non sarà votata favorevolmente dall’aula (che ha potestà sui regolamenti che la riguardano) entro dieci giorni.

“Per quanto sopra, il sottoscritto, tutela del ruolo e delle prerogative del consiglio comunale per ieri, l’esercizio del mandato di controllo, ritiene dover evidenziare le seguenti questioni: azione del sindaco con la quale perentoriamente condiziona i lavori delle commissioni consiliari, potrebbe configurare illegittimità o ancora peggio un abuso delle sue prerogative”, e “se è legittimo condizionare la valutazione di una proposta di delibera di modifica del regolamento del consiglio comunale sia sotto l’aspetto temporale sia per effetto condizionante delle annunciate dimissioni”.

Le sue domande, Cardile, che alle 18 avrà un faccia a faccia col sindaco Cateno De luca, le rivolge al Prefetto, al ministro degli Affari regionali, all’assessore agli Enti locali, all’Anci (associazione nazionale dei comuni italiani), e addirittura al ministro dell’Interno.

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