MESSINA. «Per il bene della città e per l’efficienza della macchina amministrativa, consigliamo al sindaco Cateno De Luca di mettere da parte Facebook e di iniziare ad affrontare i problemi di Messina in consiglio comunale». Il gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle prende posizione dopo le ultime dichiarazioni social del primo cittadino, che in seguito a un ”blitz” nella sede dell’Atm ha denunciato la presenza di 20 scuolabus inutilizzati.

«Ormai siamo al paradosso. Puntando il dito contro il presunto disservizio dell’azienda speciale, De Luca ha in pratica denunciato se stesso, dato che per far ripartire i pullman destinati agli studenti sono necessarie risorse comunali. L’attuale contratto di servizio tra Comune e Atm – proseguono gli esponenti del M5S – non prevede l’erogazione del servizio “Scuolabus”, che non è compreso nel Trasporto pubblico locale (TPL). Per tutto l’anno scolastico 2016, grazie anche al contributo economico delle famiglie, è stato possibile attivare 4-5 mezzi del tipo “Pollicino” su specifica richiesta di alcuni dirigenti scolastici dei villaggi della zona nord. A fronte del notevole impegno economico a carico delle famiglie, il servizio fu poi abrogato e l’amministrazione Accorinti non riuscì a trovare le risorse necessarie nel già precario bilancio comunale».

«Alla luce di ciò, sarebbe opportuno che il sindaco rinunci a discutibili apparizioni mediatiche sui social, caratterizzate inoltre da modi e termini quantomeno inappropriati, per passare finalmente a fatti concreti. Lo invitiamo ad affrontare la questione nelle opportune sedi e contestualmente reperire le indispensabili risorse economiche, al fine di ripristinare un servizio gratuito per le famiglie, specialmente le più disagiate. Come Movimento 5 Stelle saremo ben lieti di appoggiare una proposta che vada in tal senso, in modo che venga poi inserita nel nuovo contratto di servizio dell’Atm, scaduto a marzo 2018».

«Restiamo inoltre in attesa di conoscere – concludono i consiglieri pentastellati – i nomi e i curricula dei prossimi amministratori e dirigenti delle società partecipate dopo la “tabula rasa” messa in atto da De Luca, soprattutto per ciò che concerne l’azienda trasporti, uno dei pochi servizi virtuosi della città che l’attuale primo cittadino ha deciso inspiegabilmente di smantellare».

 

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