MESSINA. La denuncia è ancora una volta lanciata sui social: ci sono 20 scuolabus fermi da cinque anni e “le famiglie nei villaggi dove sono state chiuse le scuole hanno dovuto fare miracoli per portare i loro bambini a scuola”. A scriverlo, sulla sua pagina Facebook (che ormai è di fatto l’organo di informazione principale del Comune), è il sindaco di Messina Cateno De Luca, che in uno dei tanti post pubblicati a getto continuo ha annunciato un “blitz” nella sede dell’Atm, corredato da svariate foto e da un incisivo “vergogna” scritto tutto in maiuscolo. A finire nel mirino del primo cittadino anche la linea tranviaria, che a più riprese ha dichiarato di voler smantellare: “Cinque carrozze ormai sono inutilizzate da oltre dieci anni: queste carrozze non valgono più un euro!! Per revisionare le dieci carrozze in servizio ci vogliono oltre 10 milioni di euro cioè circa 1 milione a carrozza. Sapete quanto vale una carrozza? Circa 300 mila euro! Ci vogliono oltre 10 milioni di euro per sistemare i binari ed il tragitto dove passa il tram!”,  scrive De Luca, in un tripudio di punti esclamativi, annunciando inoltre di aver chiesto al direttore generale dell’Atm una dettagliata relazione su tutte criticità riscontrate (“Entro domani mattina ore 8:00 deve essere pronta!”).

Il blitz del sindaco è proceduto poi a bordo di una vettura, dove si è addirittura improvvisato controllore nella tratta provinciale – baby park. Qualche minuto dopo, infine, l’invettiva contro due dirigenti del Comune, Giovanni Di Leo e Mario Pizzino, letteralmente “mandati a fare in culo”. A scatenare le ire di De Luca, che ha annunciato possibili provvedimenti disciplinari, la mancata erogazione della 14° mensilità ai dipendenti dell’Atm.

A rispondere al primo cittadino è la Uiltrasporti, che in una nota replica a De Luca in merito alla questione degli scuolabus. “Il signor sindaco – si legge nel comunicato – saprà bene che il servizio scuola bus non rientra nei servizi di trasporto pubblico locale e nel contratto di servizio in essere tra Atm e Comune votato dallo scorso consiglio comunale e pertanto non può essere garantito da Atm. La scorsa amministrazione non trovò risorse per coprire neppure il 30% dei costi che sarebbero gravati per intero sulle famiglie rendendo insostenibile il servizio. Auspichiamo che il sindaco provveda invece a fare una delibera e trovare le relative risorse nei disastrati bilanci comunali e farla votare al consiglio comunale per inserire già da settembre il servizio scuola bus gratuito alle famiglie messinesi. Speriamo che magari nel frattempo risolva anche l’urgente questione dell’assunzione degli autisti, perché occorrerà che qualcuno quei mezzi li guidi”.

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