MESSINA. Venerdì 8 novembre il cinema Apollo di Messina ospiterà la prima presentazione cittadina del film “Il ladro di stelle cadenti”, già proiettato in anteprima allo scorso Taormina Film Festival. Per l’occasione, saranno in sala il regista Francisco Saia, gli attori siciliani Giada Laganà e Pietro Berté e Paolo Picciolo, produttore e sceneggiatore.
Quest’ultimo racconta genesi e trama del film con entusiasmo, parlando di “un film per tutti, una storia fantastica con un ancoraggio alla realtà.”
Trama e storia de “Il ladro di stelle cadenti”
La storia, dai toni fiabeschi e risvolti sorprendenti, nasce dall’omonimo racconto di Patrizia Vicari e segue le vicende del protagonista Milo nel corso della sua vita, sin da quando a 8 anni chiede a una stella cadente una grossa torta al cioccolato e inizia a scoprire le conseguenze dei propri desideri. A distanza di 10 anni, dopo una delusione sentimentale, diventa un Ladro di stelle cadenti. Il suo compito diventa quello di catturare le stelle cadenti e correggere i desideri che possono avere esiti o conseguenze infelici.
Per Paolo Picciolo, è stato inevitabile il collegamento con Oscar Wilde.
“Lo spunto – dice – è una vecchia frase che scrisse in “Un marito ideale”: “Quando gli dei vogliono punirci esaudiscono i nostri desideri.” Quando ho letto il libro di Patrizia ho pensato calzasse a pennello. Da bambino Milo desidera di avere una torta al cioccolato, la riceve e, preso dall’ingordigia, la mangia tutta e poi sta male. Poi da ragazzo, a 18 anni, incontra una ragazza e desidera di essere “baciato, abbracciato e tutto il resto”. Anche questo desiderio si esaudisce ma ha delle conseguenze. Da qui parte la storia, poi il resto è da scoprire al cinema.”
Dalla penna di Patrizia Vicari al grande schermo
Come accennato, la trama prende il via dalle parole della scrittrice Patrizia Vicari, ma a un certo punto cambia completamente direzione per una versione “più cinematografica” scritta da Saia e Picciolo, che però non manca di lodare l’autrice originale.
“Conosco Patrizia da tanti anni – racconta – e credo che sia stata grossolanamente sottovalutata. Quando mi ha detto che stava scrivendo un racconto che si chiamava “Il ladro di stelle cadenti”, sono stato affascinato già dal titolo, che è bellissimo.”
Il titolo è in effetti l’elemento che per primo ha innescato la curiosità e la creatività dello sceneggiatore: “Secondo me è un titolo che incuriosisce. Le ho chiesto di leggerlo e mi ha mandato la prima bozza. Poi ho subito deciso di comprare i diritti.”
Poi spiega: “La storia è quella che Patrizia ha definito “una magica realtà”, quello che succede è nella vita di tutti i giorni, è il concetto che c’è dietro che è magico.”
In merito alle differenze tra film e libro, invece, racconta di aver acquistato i diritti solo della prima parte dell’opera: “ho preso solo una parte ma solo perché la seconda parte non era molto cinematografica. L’ho portato su una strada più facilmente rappresentabile al cinema e credo che abbiamo ottenuto un buon risultato.”
L’obiettivo, per Picciolo, era quello di creare un film che portasse lo spettatore in una dimensione sognante, con elementi fiabeschi e un’atmosfera onirica, ma senza perdere il contatto con la realtà né risultare prevedibile.
Racconta infatti di “una scena sorprendente” e aggiunge che “la gente non se lo aspetta, perché magari si aspetta una scelta più politicamente corretta ma non è così,” ma in merito non vuole spiegarsi oltre, temendo di rovinare l’effetto sorpresa.
“Anche Patrizia mi ha criticato – ammette – perché mi sono preso dei rischi ma credo ci debbano essere svolte nel film che non sono prevedibili.”
Alla domanda su cosa vorrebbe che restasse impresso del film, la risposta è immediata e diretta: “C’è un messaggio semplice: State attenti a quello che desiderate. Perché le conseguenze non si possono valutare prima.”
L’ambientazione siciliana, sulla spiaggia di Croce di Mare a Milazzo
“Il ladro di stelle cadenti” è ambientato nella fittizia cittadina di San Camillo, ma a farvi da sfondo nella realtà è stata Milazzo, con le sue spiagge e atmosfere estive.
“La Sicilia è protagonista innanzitutto per i paesaggi,” dice ancora Picciolo, citando in particolare la spiaggia di Croce Di Mare e raccontando di come questi hanno contribuito a creare l’atmosfera giusta per il film.
“A Milazzo – aggiunge – ci siamo trovati bene anche grazie alla collaborazione dell’amministrazione comunale. Le difficoltà e i permessi quando si deve fare un film sono veramente tanti, il sindaco Midili e Franco Russo sono stati molto disponibili.”
“Io poi sono siciliano – dice infine – e ambiento le mie storie in Sicilia, che ha molto di più di quanto la gente creda. I film ambientati qui di solito parlano solo di mafia, io con i miei film vorrei dire che la Sicilia è molto di più. ”
Prossime presentazioni e qualche anticipazione sul prossimo film di Paolo Picciolo
Dopo la presentazione di venerdì all’Apollo, che inizierà alle ore 20:30, “Il ladro di stelle cadenti” proseguirà il suo viaggio nei cinema. Il tour prevede una seconda tappa il 9 novembre presso il Cinema Nuovo Corallo di Barcellona Pozzo di Gotto, poi l’11 novembre al Cinema Gaudium di Palermo, il 12 novembre al Cinema Vittoria di Alì Terme (ME) e il 13 novembre al Multisala Lumiere di Reggio Calabria.
Il film è prodotto da Horcynus Productions srl (Italia) in collaborazione con DeeMediaTv Ltd (Malta) e distribuito da Emerafilm. La colonna sonora è di Francesco Marzola, mentre la title track “My lucky stars” è interpretata da Paul Hughes e composta da Byron Hill e Roger Brown.
Picciolo ha inoltre anticipato che sta già lavorando ad un nuovo film, con Claudia Gerini e finanziato dal Ministero della Cultura e dalla Sicilia Film Commission.
“Alice e il pianoforte blu – racconta – è un’altra storia fantastica ma ancorata alla realtà. Si ritiene che i grandi geni siano delle persone che hanno ereditato il sapere e l’esperienza dei loro antenati. Questo è il concetto alla base di questo film. Alice è una bambina che sa suonare naturalmente il pianoforte perché ha ereditato questa dote dalla madre.”