MESSINA. CISL, FAISA, UGL e ORSA hanno incontrato il vicesindaco Salvatore Mondello e parte dei componenti del CdA della nuova ATM Spa per verificare l’avanzamento dei lavori riguardanti la società che dovrà garantire il Trasporto Pubblico Locale in sostituzione dell’ATM, posta in liquidazione per l’enorme massa debitoria ereditata dalle precedenti amministrazioni.

“Preso atto degli impegni mantenuti dal CdA dell’ATM, compreso l’aumento dell’orario di lavoro che dovrà concludersi con il full-time per tutti i dipendenti – scrivono CISL, FAISA, UGL e ORSA, sigle sindacali firmatarie del “Salva Messina” – si è chiesto conferma delle garanzie sottoscritte nel piano di riequilibrio. In particolare sul mantenimento di tutti i posti di lavoro, degli attuali livelli salariali e della liquidazione del TFR prima del trasferimento dei dipendenti nella nuova Azienda”.

“Le risposte dell’Assessore al ramo sono state evasive, Mondello ha chiesto tempo per verificare nei dettagli lo stato dell’arte ed ha rimandato l’analisi congiunta a un prossimo tavolo tecnico che si terrà nel mese di settembre”, proseguono le sigle sindacali.

“Solo CISL, FAISA, UGL e ORSA si sono dichiarate insoddisfatte delle risposte dell’Amministrazione e hanno chiesto di ridurre i tempi per evitare di trattare questioni delicate alla vigilia dell’avvio della nuova Azienda Trasporti. Il fronte sindacale che ha condiviso il programma del “Salva Messina” oggi ne rivendica i contenuti e non è disposto a concedere deroghe. Le rassicurazioni di rito non sono sufficienti, l’Amministrazione deve chiarire se si trova nelle condizioni di liquare il TFR, mantenere gli attuali livelli occupazionali e salariali e quantificare il contributo del Comune verso la nuova ATM S.p.A. che, secondo calcoli discussi con i sindacati durante l’elaborazione del piano del riequilibrio, non può essere inferiore a 23 milioni di euro annui”, concludono CISL, FAISA, UGL e ORSA.

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