MESSINA.  Si torna a parlare del progetto di ristrutturazione dell’area di Mercato Ittico, Ex Silos Granai, e Magazzini Generali. Dopo l’intervento di Domenico Gabriele Ferrante, che a distanza di un anno dalle promesse di avvio dei lavori lamentava la situazione in cui versa l’area, a prendere parola è proprio l’ex vicesindaca Carlotta Previti.

«Vogliamo che i giovani possano decidere di restare nella nostra città, bloccando l’emorragia di risorse umane che hanno abbandonato Messina per la mancanza di possibilità lavorative, e siamo soddisfatti di annunciare un ulteriore finanziamento per il progetto più audace e innovativo della nostra amministrazione: l’Hub dello Stretto -ha commentato Previti in una nota- Difatti, il progetto “Tech I-Hub” in partenariato con l’Università di Messina è stato dichiarato ammissibile ed ha superato la Fase 1 per un importo complessivo di oltre 65 milioni di euro che si aggiungono agli altri 71 milioni di euro già ammessi a finanziamento con altri fondi».

“Il Polo della tecnologia e dell’innovazione -aggiunge- dovrebbe attrarre investimenti da parte di società internazionali e, nello stesso tempo, servirà a riqualificare i compendi immobiliari di una delle più preziose porzioni di territorio cittadino. L’area Zes dove sorgerà l’I-Hub attrarrà multinazionali nel settore della tecnologia ad alto valore aggiunto che insedieranno i loro stabilimenti con il vincolo di assumere risorse umane e incubare le start up più promettenti»

«Il progetto -continua- prevede la ristrutturazione Mercato Ittico, Ex Silos Granai, e Magazzini Generali che diventeranno edifici ad elevata efficienza energetica e la creazione di un’area verde realizzata secondo i concept Green and Innovation più audaci, con alberi e specie botaniche “mangia smog”, sistemi Smart di irrigazione ed illuminazione ad altissima efficienza, connettività garantita dalle ultime tecnologie disponibili.Questa nuova realtà diventerà il cuore pulsante della città, un luogo in cui recarsi per lavorare, studiare, o semplicemente per incontrarsi e/o rilassarsi; un luogo, fisicamente connesso con i principali sistemi di trasporto intercomunali ed interregionali, in cui “vivere” in pieno benessere e comfort. L’area green prevederà inoltre spazi per l’aggregazione giovanile, nei quali configurare anche azioni propedeutiche alla formazione e allo sviluppo di talenti, nonché sviluppo di esperienze di inserimento dei giovani nel mercato del lavoro»

«Intanto -continua Previti- per quel che riguarda il primo finanziamento di complessivi 71 mln per il progetto I-Hub Graceful living area for Messina Gal4Me presto prenderà il via il primo lotto sul Pon Metro 2014-2020 integrato con i fondi React EU–per l’importo € 18.902.317,40. Entro il 15 ottobre 2022 è prevista difatti, la stipula del contratto per la realizzazione del primo lotto funzionale che prevede la demolizione dei tre corpi di fabbrica (Mercato Ittico, Ex Silos Granai, e Magazzini Generali) la bonifica dell’intera area, la realizzazione di servizi e i sottoservizi di rete, di un impianto fotovoltaico sul parcheggio multipiano Cavallotti, de aree esterne di pertinenza e di connettività, e le opere di urbanizzazione primaria e secondaria»

«È il progetto più ambizioso dell’ ex amministrazione – prosegue Previti – e chi non riesce a rassegnarsi, come il vicepresidente della Regione Gaetano Armao e il candidato a sindaco Franco De Domenico, arriva perfino a negare l’esistenza di atti amministrativi e contabili pubblici. De Domenico confonde l’ammissione a finanziamento del primo lotto con il finanziamento totale dell’I Hub e Armao non potendo negare il finanziamento, dato che si è debitamente informato presso l’Agenzia di Coesione che ha confermato l’esistenza del progetto, si offre come supporto per accelerare le procedure, ma conoscendo i tempi della Regione e la perdita di miliardi di fondi extrabilancio gli diciamo “anche no grazie”. Armao stia tranquillo sui tempi: entrambi i progetti (Forstame e I Hub ) sono stati ammessi a finanziamento e andranno a gara nonostante i suoi vani e goffi tentativi di prendere informazioni ovunque nella speranza che non ci fosse nessun finanziamento. La gestione fondi extrabilancio sono una materia complessa e un progetto imponente come l’I-Hub è stato oggetto di più programmi di finanziamento»

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