MESSINA. Gli esponenti di Forza Italia Benedetto Vaccarino e Giovanna Crifò decadranno da consiglieri comunali, in seguito alla conferma da parte della Cassazione, delle condanne (un anno e cinque mesi per Crifò, quattro mesi in più per Vaccarino) per l’inchiesta Gettonopoli.

I due detengono i record di più votati nella tornata elettorale amministrativa del 2018 (1549 voti per Vaccarino, 1129 per Giovanna Crifò), e più longevi tra i banchi dell’aula consiliare: il primo ha fatto il suo ingresso a Palazzo Zanca nel 2008, e nelle tre volte che si è presentato al giudizio dei lettori è sempre stato il più votato, mentre Giovanna Crifò è stata eletta per la prima volta nel 1998, e da allora non si è più alzata dal suo banco.

Al posto dei due consiglieri siederanno in consiglio e primi du non eletti della lista di Forza Italia, Rita La Paglia e Sebastiano Tamà. La Paglia era stata consigliera comunale dal 2013 al 2018, eletta con Sicilia Futura. Più lunga l’esperienza di Sebastiano Tamà, eletto nel 2008 con il Movimento per l’autonomia (poi ha cambiato), riconfermato nella tornata del 2013 con Siamo Messina e non eletto nel 2018.

I passaggi per la decadenza ed il subentro ai sensi della legge Severino prevedono, spiega il presidente del consiglio Claudio Cardile, che nel momento in cui venga notificato il dispositivo della sentenza alla presidenza del consiglio (già notificata alla segreteria generale del comune di Messina), la decadenza diventerà esecutiva. Cardile ne prende atto, convoca il primo consiglio disponibile e l’aula provvederà a ratificare la surroga.

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