MESSINA. “Verrà sbloccata la fase di stallo sulla proroga dell’organico del corpo di Polizia Municipale di Messina. Infatti, oggi pomeriggio a seguito di una mia interrogazione al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, è arrivata una risposta positiva a questa problematica». Così, in una nota, annuncia la senatrice del Movimento 5 Stelle Grazia D’Angelo.

«Si fa riferimento a 46 vigili urbani assunti con il fondo nazionale per la sicurezza urbana, istituito dall’art. 35-quater del ‘decreto sicurezza’ dal Comune di Messina, con contratto a tempo determinato in scadenza ad agosto 2021 e che, quindi, verranno prorogati di un anno – spiega la pentastellata – Una scelta di buonsenso, visto il positivo riscontro delle iniziative di sicurezza urbana finanziate con questo fondo e che la condizione della Polizia locale messinese appare, evidentemente, non più sostenibile, a seguito delle consistenti riduzioni di personale susseguitesi negli anni, oltre al fatto che si richiede a questi lavoratori, in misura sempre crescente, di incrementare la propria attività e di aumentare il proprio impegno, anche in considerazione delle complesse contingenze sociali connesse alla pandemia».

«Il nostro Comune avrebbe rischiato, così, di perdere preziose risorse operative nei servizi di viabilità e sicurezza urbana in uno dei periodi più delicati per l’ordine pubblico, tra misure anti COVID, viabilità e movida estiva», evidenzia.

Soddisfazione anche dai componenti del gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle al Comune per questo risultato e dalla capogruppo Cristina Cannistrà che dichiara: «Una questione che seguiamo da tempo e siamo stati promotori di una mozione per l’ampliamento dell’organico della Polizia Municipale già nel 2019, una mozione d’ordine del giorno, votata all’unanimità dal Consiglio Comunale, nella quale si impegnava l’Amministrazione a procedere con le assunzioni».

«Ad agosto scadranno i contratti ai 46 vigili, pertanto, abbiamo sollecitato la senatrice D’Angelo per capire se, a livello ministeriale, ci fosse la volontà di riconfermare e rifinanziare queste figure professionali per i Comuni – conclude – La Polizia Municipale è l’organo di polizia locale amministrativa, stradale, giudiziaria e di pubblica sicurezza ed ha tante ed importanti funzioni, di controllo della legalità nel nostro territorio comunale».

«La firma sul Decreto Sicurezza del Ministro dell’Interno Lamorgese che permetterà di prorogare i contratti ai nostri 46 agenti concorsisti della Polizia Municipale deve rappresentare un punto di partenza e non di arrivo da parte dell’Amministrazione, anzi, mi auguro che si richiedano da subito al Ministero anche quelle risorse aggiuntive per assumere anche i 12 idonei della vigente graduatoria», commenta il consigliere comunale e capogruppo di Fratelli d’Italia Libero Gioveni, che da sempre segue la vicenda degli agenti dell’ultimo concorso avendo rappresentato a più riprese al sindaco e all’assessore Dafne Musolino la necessità di averli in forza all’organico del Corpo.

Il consigliere, infatti, esprime il suo compiacimento per la notizia giunta da Roma e che tuttavia giudica quasi un «atto dovuto da parte del Governo, specie perché i toni trionfalistici di chi in questo ultimo anno sulla vicenda non ha mai proferito parola sulla vicenda, suonano come uno pseudo meiito politico».

«Forse non tutti ricordano – evidenzia Gioveni – che il Comune di Napoli ha già dato il via alla proroga ed assunzione di 147 agenti, con il pensiero rivolto da parte del sindaco De Magistris anche agli idonei della graduatoria».

«Qui a Messina gli idonei sono rimasti solo in 12 unità – prosegue il consigliere – per cui ritengo che l’Amministrazione debba quasi “pretendere” dal Ministero uno sforzo in più per avere maggiori forze fresche in strada, anche perché le emergenze viarie e di sicurezza stradale nella nostra città, oltre alle tradizionali incombenze estive legate alla movida e ai periodi di esodo e controesodo, non si contano».

«Mi auguro, quindi – conclude Gioveni – che nel giro di qualche giorno, posto che gli attuali 46 agenti dovranno anche sfogare per contratto le ferie maturate proprio in un periodo in cui la loro presenza si renderebbe ancor più necessaria, gli uffici si attivino subito con la Prefettura per concretizzare l’obiettivo raggiunto senza “vuoti” di servizio, aggiungendo alle attuali 46 unità anche le 12 ferme in graduatoria».

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