MESSINA. Un consiglio comunale apposito perché Renato Accorinti relazioni su “quanto fatto rispetto al programma presentato agli elettori messinesi nelle amministrative del 2013”. A chiederlo è Libero Gioveni, che stamattina si è svegliato con questo pensiero e alle 7.12 del mattino lo ha recapitato alle redazioni. 

Secondo Gioveni, “quattro anni pieni di governo della città possono essere ritenuti più che sufficienti per esprimere un giudizio politico, da parte del Civico Consesso, sull’operato di un’amministrazione che si era candidata come “alternativa” e rivoluzionaria rispetto a “quellicheceranoprima”. Cosa rimprovera esattamente Gioveni all’amministrazione Accorinti?

“La creazione della flotta comunale, la stesura del bilancio partecipato, la riduzione delle indennità agli assessori, la creazione di una “Cittadella del made in Sicily” nell’area fieristica, la creazione di “orti comunali”, la messa a norma degli impianti sportivi e tanti, tantissimi altri temi o questioni che, forse con troppa enfasi, erano state annunciate come realizzabili (Piano Regolatore Generale dell’Ambiente, mappatura strutturale dei fabbisogni scolastici, centri sociali per anziani nei quartieri”, elenca il consigliere dei Centristi. Basta? No.

“Inoltre, sarà l’occasione per discutere e approfondire le cause sull’immobilismo o sul fallimento in alcuni settori (Risanamento) o occupazionali (cantieri di servizio), sulle rivoluzioni mancate (servizi sociali, cura del verde), sulle perdite di finanziamento, sulla paralisi dell’edilizia, sul mancato sviluppo del turismo, sui rapporti con altre istituzioni, sulla mancata programmazione di eventi culturali”.

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