PALERMO. “Querelerò Giletti e la Rai per la notizia falsa sulla questione del contributo di solidarietà che è stato applicato in Sicilia come in tutte le altre regioni. Ho dato già incarico all’avvocato Enrico Sanseverino del foro di Palermo. È grave che il Presidente della Regione sconosca che il contributo di solidarietà è stato applicato in Sicilia come nelle altre Regioni. Si è prestato al gioco di chi intende massacrare la Sicilia. Si apre un problema istituzionale non indifferente. Convocherò consiglio di presidenza per martedì alle ore 10 per le necessarie determinazioni”. Giovanni Ardizzone, numero uno dell’Ars, commenta a caldo su Facebook la scaletta della trasmissione odierna di Massimo Giletti su Raiuno, ancora una volta dedicata al tema delle pensioni d’oro dei parlamentari.

“Avevo inviato una richiesta di partecipazione a ‘L’Arena’, ma non ho ricevuto risposta rispetto a ciò che chiedevo. Adesso, sono proprio curioso di vedere cosa mai potrà dire il presidente della Regione, che non ha competenza in temi di vitalizi e conosce solo quelli legati al mandato di parlamentare europeo”, spiega Ardizzone. Domenica scorsa, proprio la Sicilia era finita sulla graticola, mandando su tutte le furie Ardizzone. Il perché? L’assemblea regionale è l’unica che ha modificato le regole, eliminando il vitalizio “facile”: “All’indomani dell’ultima puntata, ho comunicato a Giletti che sarei stato in trasmissione a condizione che fossero presenti anche i presidenti di Camera e Senato. Un modo per fare chiarezza definitiva su quanto fatto in Sicilia e non fatto a Roma. La missiva – spiega – è rimasta lettera morta, e adesso scopro che in trasmissione ci sarà il presidente della Regione, Rosario Crocetta. Bah, staremo a vedere cosa ne verrà fuori”.

Del nuovo sistema varato in Sicilia, il presidente dell’Assemblea regionale siciliana ha fatto da tempo motivo di vanto. Su Facebook, il 22 febbraio, Ardizzone aveva scritto: “Ho dato la mia disponibilità a partecipare a “L’Arena”. Visto che l’obiettivo della trasmissione di Rai Uno è quello di fare chiarezza su una materia comune al parlamento nazionale e a tutti i consigli regionali, ho fatto presente che solo con la presenza in studio anche dei presidenti Piero Grasso e Laura Boldrini e di alcuni presidenti di consigli regionali (magari del nord e centro Italia per assicurare una copertura geografica completa dell’intera penisola) si può assicurare un dibattito corretto, tra istituzioni, e a più voci, da vero servizio pubblico qual è la Rai. Questo anche per evitare quanto accaduto in passato, quando, pur essendo la Sicilia capofila su vicende come la riduzione dei costi del Parlamento e lo stop ai vitalizi per gli ex deputati condannati, la vostra trasmissione, alla quale avevamo inviato tutta la documentazione, non ha ritenuto di darne contezza”.

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