MESSINA. Il governo ha impugnato la legge regionale che istituiva la giornata della memoria del terremoto di Messina del 1908, approvata a fine marzo dall’Ars, che aveva votato favorevolmente una proposta di legge del deputato del M5s Antonio De Luca, dedicato alla memoria dell’antiquario messinese, e studioso di storia cittadina, Franz Riccobono. La motivazione della bocciatura durante il consiglio dei ministri di ieri pomeriggio, su proposta della ministra per le Autonomie e gli Affari regionali Mariastella Gelmini, è che “talune disposizioni, eccedondo dalle competenze attribuite alla Regione dallo Statuto speciale e ponendosi in contrasto con la normativa statale relativa alla copertura finanziaria, violano l’articolo 81, terzo comma, della Costituzione”, che prevede che la legge di approvazione del bilancio non possa stabilire nuove entrate e nuove spese.

Con l’approvazione della norma, ogni 28 dicembre la Regione Siciliana avrebbe avuto il compito di promuovere, anche mediante la concessione del proprio patrocinio, l’organizzazione di cerimonie ed altre iniziative, nonché di momenti di riflessione ed approfondimento sia nelle scuole di ogni ordine e grado sia nelle sedi istituzionali. Anche il Museo regionale di Messina sarebbe stato chiamato a svolgere un ruolo di primo piano facendosi promotore di iniziative finalizzate ad una maggiore valorizzazione del ricordo del terremoto del 1908, in raccordo con l’Assessorato regionale dei beni culturali e dell’identità siciliana. In occasione della Giornata della Memoria sarebbe stata inoltre promossa anche la rievocazione della storia di grande solidarietà culturale internazionale che ha contraddistinto il soccorso ai superstiti nei giorni immediatamente successivi all’evento.

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