MESSINA. Dopo la mareggiata che giovedi scorso ha colpito la costa ionica messinese, a Galati, centro che ha fatto registrare i disagi maggiori, si fa la conta dei danni. Il comitato Salviamo Galati ha diramato un comunicato per fare il punto sullo stato dell’arte del borgo, i cui abitanti da anni chiedono interventi concreti e risolutivi. “In riferimento al sopralluogo tenutosi nella giornata di ieri nel litorale della zona Sud, in particolare, nel tratto di Galati Marina, il “Comitato Salviamo Galati Marina” ci tiene ad evidenziare alcuni elementi fondamentali, al fine di un confronto proficuo nell’interesse dei cittadini, che vivono ormai da troppo tempo in una condizione di prostrazione, privati di quello che è un diritto assoluto ossia il diritto alla proprietà ed alla sua tutela oltreché nella costante paura. Nonostante la fiducia riposta nel progetto di messa in protezione del nostro litorale così come realizzato, il primo vero collaudo dello stesso non è andato bene. Affermando con certezza che la recente mareggiata non sia stata tra le più straordinarie (più volte in questi anni le istituzioni hanno celato le loro responsabilità dietro l’eccezionalità dell’evento), è ben evidente che, per quanto ci sia stato un minimo di difesa, le proprietà e le case sono state invase dal mare e tonnellate di sabbia si sono depositate nuovamente lì da dove i cittadini avevano già provveduto a sbancare quella presente a seguito dei precedenti marosi. Ci chiediamo: Se le onde fossero state più imponenti quali sarebbero state le conseguenze? Forse questo intervento è inadeguato in quanto realizzato fuori tempo ossia troppo tardi? Forse non è adeguato alle condizioni geomorfologiche attuali? E’ stata prevista la rifioritura dei pennelli già esistenti e danneggiati, ma non è forse opportuno prevedere una rivalutazione della struttura degli stessi in modo tale che non ci si trovi, nel tempo, ad una dinamica del tipo “Tela di Penelope” con dispendio inutile di denaro? Grave la situazione in prossimità del torrente, dove abbiamo dovuto assistere al crollo di parte delle abitazioni, nonostante avessimo più volte segnalato lo stato di emergenza, già dal 2020. Come mai, nonostante i numerosi solleciti, non sono stati utilizzati tempestivamente i 150mila euro disponibili e destinati al rinforzo della protezione nei tratti più esposti dato che questo intervento non prevedeva un iter burocratico? Forse perché si è sottovalutato il problema o semplicemente per negligenza? A rigor di logica gli interventi sarebbero dovuti essere realizzati prima dell’avvento della stagione autunnale e non attendere i danni. Confermiamo che è necessario agire su due fronti: la messa in sicurezza in urgenza e la progettazione di un intervento adeguato ai fini di una tutela a lungo termine oltreché la messa in atto di un monitoraggio costante sul litorale di che trattasi. Vogliamo concludere dicendo che siamo fiduciosi nell’operato dell’attuale amministrazione, che sembra stia agendo nell’interesse dei cittadini, in particolare un ringraziamento va alla disponibilità sempre dimostrata dall’Assessore Francesco Caminiti che si è fatto portavoce delle nostre esigenze”.

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