MESSINA. «Nella giornata di ieri, gli abitanti di Sperone hanno assistito loro malgrado a un avvincente “geyser” fra le strade del villaggio, sebbene la causa del getto non sia di certo attribuibile a un raro fenomeno vulcanico quanto, più banalmente, alla rottura di una tubatura della rete idrica sita in Viale F. Stagno d’Alcontres». A denunciare l’accaduto e la conseguente dispersione di migliaia di ettolitri di acqua potabile è la consigliera della VI Circoscrizione Francesca Mancuso (M5S), che chiede all’Amam di garantire una corretta ed efficiente gestione della risorsa idrica e la sostituzione delle condotte ammalorate.
«Il guasto – commenta l’esponente pentastellata – era stato segnalato nel corso delle prime ore del mattino di mercoledì, quando era già possibile osservare una copiosa fuoriuscita di acqua direttamente dal manto stradale ormai sgretolato. Tuttavia, le numerose richieste di intervento che quotidianamente giungono all’Amam, oltre alla carenza di personale, che non permette di garantire i livelli minimi di manutenzione sulla rete idrica, hanno determinato notevoli ritardi. E così, nella giornata di ieri, la rottura di una tubazione ha sortito l’effetto geyser e la conseguente dispersione di migliaia di ettolitri di acqua potabile. Solo intorno alle 10 del mattino, in seguito a molteplici segnalazioni giunte all’azienda idrica, una squadra di tecnici è intervenuta sul posto per mitigare il disagio, terminando il lavoro con un rattoppo che in breve tempo si tramuterà presumibilmente in una grande buca stradale».
«È sotto gli occhi di tutti che la rete idrica dei nostri villaggi sia un vero “colabrodo” e che le continue infiltrazioni provochino un’ingente dispersione di questo prezioso bene nel sottosuolo, incrementando inoltre il rischio di cedimento del manto stradale in numerosi punti critici della nostra circoscrizione. Situazioni analoghe e già opportunamente segnalate si sono verificate di recente in Via Marina (Ganzirri), compromettendo l’incolumità di automobilisti e pedoni in transito. Messina – conclude la consigliera – è da anni alle prese con un’infinita emergenza idrica a causa delle condizioni delle condotte cittadine, ormai vecchie e in disuso, che non riescono a erogare il servizio e a garantire i livelli igienico-sanitari standard. Da troppi anni vengono effettuati unicamente degli interventi “tampone”, quando invece sarebbe fondamentale intervenire “alle radici”, con opere idriche risolutive e la sostituzione delle condotte maggiormente deteriorate».
Già nei giorni scorsi il consigliere comunale del M5S Paolo Mangano aveva presentato un’interrogazione urgente, indirizzata al sindaco Cateno De Luca e ai vertici della società partecipata, per denunciare la carenza di personale che dovrebbe occuparsi della gestione e della manutenzione ordinaria delle condotte.