MESSINA. Cosa dirà il sindaco di Messina Federico Basile davanti alla Corte dei conti, il 18 luglio prossimo, per convincere i magistrati contabili a non dichiarare il dissesto del comune di Messina, dopo rimodulazioni (cinque) e richieste di chiarimenti che non sono bastate a convincere i giudici sulla tenuta delle finanze di palazzo Zanca?

Basile ostenta sicurezza. Molta sicurezza. “Andiamo molto bene, non ho preoccupazione che la città possa cadere in una situazione di dissesto“, dichiara in apertura di conferenza stampa. “Dissesto che dal 2019 in avanti ha scongiurato il dissesto. Chiaro che la Corte dei conti ha la fotografia di un ente diverso (la procedura di riequilibrio inizia a dicembre del 2012, ndr) da quello di oggi”, continua il sindaco. Perchè questa sicurezza? “Le procedure della Corte non riguardano solo il piano di riequilibrio, ma riguardano a 360 gradi le politiche economiche del Comune. Quando si parla di scarsa capacità di riscossione per la tari, per esempio, la Tari non riguarda il piano di riequilibrio. Ci toccherà fare capire ancora meglio quello che abbiamo già spiegato”, spiega per giustificare le numerose incongruenze che i magistrati contabili hanno rilevato, e che non sono state fugate dalle spiegazioni che il Comune ha più volte fornito.

Su uno dei punti più controversi sollevati dalla Corte dei conti, e cioè che “a fronte di 12.500 creditori coinvolti nella sottoscrizione di accordi sono stato trasmesse 1.197 poste debitorie”, come sostengono i magistrati, Basile spiega che “ci sono delibere che contengono più posizioni, abbiamo agito in maniera massiva“. Oltre undicimila sentenze legate a 169 delibere, riassume Basile.

Altro chiarimento riguarda le riscossioni: “Il Comune ha inviato 4400 richieste a contribuenti, dal 2014 al 2018: da lì in poi ne abbiamo inviato oltre 88mila, abbiamo agito non solo rispetto al recupero ma anche all’emersione, chi non aveva mai pagato”. Anche sui debiti fuori bilancio, secondo Basile “c’è un problema di comunicazione, abbiamo mandato oltre cento tabelle, e molte cose vanno chiarite”.

La conclusione è in linea con la sicurezza dimostrata durante il “volo d’uccello” sui vari argomenti. “E’ una città che si è ripresa e che sta lavorando, in questo mese avremo l’ultimo step, tutto quello che è stato fatto è stato fatto con criterio e con coscienza, le perplessità potranno essere superate con i fatti. Abbiamo un mese di tempo, striamo già lavorando, sappiamo cosa dobbiamo fare, ben venga la collaborazione a tutti i livelli”, conclude il sindaco.

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