MESSINA. “Le elezioni a Messina sono quasi alle porte, e con esse la stagione calda e gli annessi rischi di incendi boschivi e di emergenza idrica che ciclicamente incombono sul nostro territorio. Com’è noto, gli incendi boschivi causano gravi conseguenze sugli ecosistemi forestali, sul clima, sui regimi idrici, sull’accelerazione dei fenomeni di erosione e desertificazione, limitando in tal modo la benefica funzione ambientale che svolge il patrimonio forestale in genere”. Così si legge in una nota di Azione Messina, che partendo da queste considerazioni avanza delle proposte indirizzate al futuro sindaco di Messina.

“Ogni anno nel territorio Messinese, vaste aree boschive periscono a causa di incendi che spesso sono di origine dolosa. La natura impiega un notevole tempo per ripristinare il suo stato originale e il danno è incalcolabile anche per le specie animali – sottolineano – Sul fronte del rischio di emergenza idrica, palese è la vulnerabilità del sistema di approvvigionamento idrico della città di Messina, ormai basato su un unico acquedotto che da Fiumefreddo rifornisce il centro abitato, 50 e più km di tracciato esposto ai rischi naturali e derivanti da una carente manutenzione. Al sindaco e alla giunta che nel prossimo mese di giugno si insedieranno, Azione Messina chiede di assumersi, tra i primissimi impegni, quello di affrontare questi fenomeni in maniera tempestiva e sistematica. A beneficio di chi governerà la città, queste sono le misure di prevenzione che proponiamo di attuare in materia di incendi boschivi”.

Di seguito l’elenco:
• intensificazione dei controlli e rafforzamento delle reti di comunicazione già esistenti nelle aree forestali e d’interfaccia con gli insediamenti urbani, con ampliamento della videosorveglianza;
• ottimizzazione dei controlli delle aree a rischio con droni soprattutto nella stagione primaverile/estiva;
• messa a punto di un piano di azione e tutela nei confronti della vegetazione spontanea che necessita di cura e attenzione.
Per quanto concerne il rischio di emergenza idrica, riteniamo necessari i seguenti interventi:
• diversificazione delle sorgenti, procedendo anche al recupero delle sorgenti minori che negli anni l’ente preposto ha abbandonato;
• censimento puntuale delle risorse e della rete esistente.

“Lanciamo queste proposte con l’auspicio che i punti trattati divengano patrimonio comune, da ampliare e anche mettere in discussione, di tutte le forze politiche che si contenderanno le elezioni, perché Messina possa essere amministrata con lungimiranza, senza che ci si ritrovi ancora a inseguire con affanno – e troppe volte con insuccesso – gli avvenimenti”, concludono.

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