MESSINA. Secondo i dati del Ministero dell’Interno, sono 3895 gli studenti fuori sede siciliani che hanno richiesto al proprio comune di residenza di votare fuori sede in occasione delle elezioni europee. Ma dove hanno votato gli universitari che hanno fatto richiesta? La gran parte, ossia 1720 elettori, si è recata alle urne delle sezioni speciali nella prima circoscrizione che comprende Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. 1150 universitari hanno chiesto di votare nella seconda circoscrizione che ricomprende l’Emilia Romagna, Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia Giulia. Nella terza circoscrizione, che ricomprende le regioni del Centro Italia, hanno fatto richiesta 970 fuori sede. E al Sud? Solamente 55 studenti hanno richiesto il voto come fuori sede nella quarta circoscrizione e, infine, solo 22 universitari hanno chiesto di votare nella stessa circoscrizione della Sicilia, ossia la quinta.

La partecipazione a questa modalità di voto potrebbe però essere bassa. Non ricomprendendo anche i lavoratori e coloro che hanno domicilio in un’altra regione ma che non lavorano, molti siciliani e, in generale, molti elettori non hanno avuto la possibilità di esercitare il diritto al voto al di fuori dal comune di residenza. Inoltre,  In base allo studio condotto da Carmine Mancone, pubblicato su I Siciliani, il 22 per cento degli studenti universitari residenti in Sicilia studia in un ateneo situato in un’altra regione. I dati del Ufficio Statistico del Ministero Università e Ricerca (USTAT) per l’anno 2021/2022 dichiarano che i siciliani iscritti all’università sono 154.355 e, quindi, in base allo studio circa 34mila potrebbero essere considerati come fuori sede. Nonostante la comparazione tra i due dati riguarda anni differenti, si potrebbe affermare che circa l’11,5 per cento degli studenti fuori sede siciliani ha deciso di scegliere questa modalità di voto.

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