MESSINA. Un esercito per il Consiglio comunale. Il numero dei candidati per le prossime elezioni è da capogiro. Ancora non sono state ufficializzate le liste, che verranno presentate tra un mese, ma già si prospetta una corsa elettorale per il rinnovo dell’assemblea consiliare messinese da record. Il conteggio, ancora incerto ma molto probabile, è presto fatto: 832 candidati per 32 scranni in Consiglio.

Pare la cifra di un imminente assalto in Normandia: la posta in gioco è, invece, magrissima. Una spiegazione per una simile moltiplicazione dei candidati, tuttavia, non è arduo rintracciarla. Si tratta in realtà di una vera e propria cavalcata delle Valchirie, saranno, infatti, i candidati al Consiglio a decidere chi uscirà vittorioso o perdente dal campo di battaglia del primo turno.

Quel che conta, infatti, è l’effetto trascinamento sul candidato sindaco: tutti e 8 (finora) indaffarati in questi giorni al reclutamento di messinesi da inserire in lista. Non è un caso che al netto dei Cinquestelle, che come da regolamento presenteranno una sola lista a sostegno di Gaetano Sciacca, chi ci crede davvero stia puntando tutto sul numero dei candidati. Un vero e proprio arruolamento: è già questa la prima tappa della competizione elettorale per la guida di Palazzo Zanca.

Un  “chi più ne ha, più ne metta” che si immagina non tarderà a fare arrossire i messinesi di fronte alla stampa nazionale.

A vincere questo primo giro è Dino Bramanti, che pare abbia pronte ben 8 liste a suo sostegno, con l’ovvio scopo di raggiungere quel 40 per cento che lo vedrebbe vittorioso già al primo turno. Un risultato che pare lo stesso arduo, vista la divisione nel centrodestra, dove i candidati sono addirittura 4 (oltre Bramanti, anche Trischitta, Barrile e De Luca). Poco dopo Bramanti, arriva l’ex sindaco di Fiumedinisi, ora deputato regionale, Cateno De Luca, con ben sei liste pronte per la presentazione. Sono cinque, invece, per il candidato di Pd e Leu, Antonio Saitta. Punta su tre, il sindaco uscente Renato Accorinti, memore dell’errore fatto nel 2013, quando si presentò con una sola lista, ottenendo appena quattro consiglieri comunali.

Due, ma forse anche tre, le liste a sostegno di Pippo Trischitta. Una lista, infine, anche per Emilia Barrile. Mentre resta incerta la posizione di Daniele Zuccarello.

Si possono già contare dunque ben 26 liste. Ogni lista dovrebbe essere composta da 32 candidati, da qui il numero matematico di 832. Fossero anche poco di meno i candidati per ogni lista, che dovrà prevedere un terzo di rappresentanza femminile, sarebbe comunque una sproporzione di certo sbalorditiva – se non imbarazzante – rispetto ai 32 “miseri” posti previsti in Consiglio.

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