MESSINA. Dopo la mobilità che ha visto protagonisti a Napoli, tra le bellezze di Portici ed Ercolano, adulti di ben quindici Paesi europei differenti, l’iniziativa “Outdoor experiental learning”, il progetto europeo organizzato dall’associazione rumena Asociatia Lucratorilor de Tineret”, capofila dell’iniziativa e che per realizzarlo ha stretto una partnership con l’associazione messinese “Education in Progress”, ha continuato per altri quattro giorni (dall’8 all’11 giugno) fra Dinnammare e i Colli San Rizzo, che sono stati la location del secondo workshop di educazione ambientale all’aperto per approfondire e conoscere la sostenibilità e gli ecosistemi di montagna.

Durante il secondo workshop, infatti, i partecipanti hanno scoperto l’ecosistema montano e l’importanza della migrazione di diverse specie di uccelli. Inoltre è stato approfondito lo studio sulle modalità di salvataggio e cura delle specie animali presenti sui monti Peloritani. Infine, sono state introdotte le direttive europee a tutela del paesaggio naturale dello stretto di Messina e dei monti Peloritani. Il tutto con un unico obiettivo: insegnare ai partecipanti i concetti base dello stile di vita sostenibile e sulle attività escursionistiche, scoprendo gli ecosistemi montani, imparando a riconoscere la flora e la fauna locali e apprendendo i metodi per prevenire il bracconaggio.

Il primo giorno, l’8 giugno, si è tenuto un incontro di benvenuto nella città di Messina, durante la quale è stata presentata l’associazione Euducation In Progress e il programma dell’intera mobilità. Successivamente anche i partecipanti hanno avuto l’opportunità di presentarsi e, come ultima attività, si è introito l’argomento della sostenibilità, realizzando anche un questionario di valutazione iniziale utile al prosieguo della mobilità. Trainer sono stati Aldo Cammara, Coman Dorina Coca e Dani.

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Il secondo giorno ha preso luogo al Santuario di Dinnammare e si è entrati nel vivo del workshop con i trainer Aldo Cammara e Coman Dorina Coca, i due facilitatori della mobilità anche per il resto delle giornate. Alle 11 c’è stato l’inizio dell’attività escursionistica partendo dalla dorsale peloritana, un’antica e importante strada sterrata che si sviluppa lungo le quote più elevate dei Peloritani e che congiunge Monte Dinnammare a Portella Mandrazzi, nei pressi di Novara di Sicilia. Contemporaneamente si è svolta anche un’attività di integrazione all’aperto, “More Than A Label”, contro la discriminazione e gli stereotipi. Dalle 14 fino alle 17, invece, i partecipanti hanno passeggiato lungo un percorso che si snoda tra i boschi ricchi di un’appariscente flora e fauna, passando all’interno di strette valli molto suggestive con ruscelli dalle acque fresche e limpide che costituiscono le sorgenti della Fiumara del Niceto. L’attività di team building all’aperto, “Make your body Language your Superpower”, in questo caso ha permesso ai partecipanti di prendere coscienza del proprio corpo attraverso l’uso di diversi movimenti.

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Il terzo giorno, sui Colli San Rizzo, ha avuto inizio con un’attività di team building all’aperto, “Be an actor!”, per imparare a lavorare in gruppo, sviluppare la propria persona e acquisire skills riguardanti l’improvvisazione teatrale, l’espressione artistica e la creatività. Il pranzo ha avuto luogo presso un’istituzione locale, Don Minico, famoso per la celebre “pagnotta alla disgraziata”. Alle 14 via di nuovo per raggiungere e visitare il Giardino delle Meraviglie (Multifunctional Center of Endemic and Native Plants of the Mediterranean), alla scoperta della macchia mediterranea per approfondire la biodiversità della flora siciliana (tutte le piante officinali e aromatiche autoctone dell’isola) e le diverse tipologie di suolo. Focus anche sull’inclusività e sull’ambiente tramite una collaborazione con ex detenuti psicopatici, ragazzi autistici, ragazzi drop out e neet per l’implementazione di attività sostenibili, attività svolta al Forte Petrazza. Al contempo, si è tenuta anche l’attività di brain storming all’aperto “Languages salad” per conoscere le principali parole/frasi in diverse lingue.

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L’11 giugno, quarto ed ultimo giorno, si è tenuto a Messina. Prima dei saluti è stato compilato un questionario di valutazione, che ha avuto esiti più che positivi, e la consegna dei certificati di partecipazione a tutti coloro che hanno preso parte al workshop e alle sue attività.

Tutto quello che è stato appreso durante la mobilità è stato possibile grazie ad attività di educazione ambientale all’aperto con tecniche educative non formali e informali. Ovvero: attività didattiche ai giardini della comunità, volontariato ambientale pratico,  passeggiate nella natura e identificazione di piante e fauna selvatica, formazione e sviluppo di competenze interpersonali in natura, processi dinamici di gruppo, simulazioni, ecc.

Ruolo importante ha avuto la metodologia di apprendimento. Si è trattato di metodi non formali che si concentrano sulla capacità di impegno, mettendo tutti a livello di coppia in modo da aumentare la responsabilità e il senso di amicizia: discussioni gratuite, lavoro individuale e di gruppo e presentazioni (questo per aumentare le capacità di lavoro del team) e comunicazione verbale e non verbale.

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