MESSINA. Dal 92° posto del 2019 all’89° di quest’anno. Mentre Palermo, Catania e Reggio risalgono la graduatoria, Messina scala appena tre posizioni nella ICityRank 2020, classifica che mette a confronto le 107 città capoluogo sul grado complessivo di digitalizzazione. Otto gli indicatori presi in considerazione: 1) Servizi Online 2) App Municipali 3) Piattaforme abilitanti 4) Social Pa 5) Open Data 6) Trasparenza 7) Wi Fi Pubblico 8) Iot.

La graduatoria, guidata da Firenze, Bologna e Milano, racconta di un’Italia divisa in due, ma con meno differenze territoriali fra Nord e Sud rispetto all’anno scorso. Una crescita, quella del Mezzogiorno, legata soprattutto agli ottimi risultati di Cagliari (9°), Palermo (13°), Lecce (17°) e Bari (20°). Il capoluogo siciliano, in particolare, ha scalato ben 64 posizioni rispetto al 77° posto del 2019, piazzandosi addirittura in testa alla classifica (ex aequo con Milano e Firenze) per disponibilità di open data. In netta crescita anche Catania (che passa dall’85° posto al 49°) e Reggio Calabria (dal 99° al 58°).

L’ICity Rate, che dal 2019 si chiama ICity Rank, è un rapporto nel quale FPA individua e analizza diversi ambiti della vita urbana. Questi indicatori descrivono e misurano diversi aspetti, sintetizzati in indici dimensionali o di ambito. Gli indici “settoriali” consentirono quindi di calcolare un indice finale.

Nel 2020, anno del tutto straordinario a causa della pandemia, FPA ha scelto di concentrare l’indagine esclusivamente sul percorso di trasformazione digitale delle città italiane, analizzando le performance dei 107 comuni capoluogo su 8 indicatori (tutti aggiornati al 2020). L’indice di trasformazione digitale, media aritmetica degli 8 indicatori settoriali, permette di costruire il ranking delle città più digitali d’Italia.

 

LA GRADUATORIA 2020

LA GRADUATORIA 2019

 

Foto in copertina tratta da https://www.digital4.biz

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