MESSINA. Restano in carcere i quattro uomini sottoposti a fermo perché considerati i presunti scafisti dell’imbarcazione salvata dalla nave Diciotti, della Guardia Costiera. È quanto deciso dal gip di Messina Tiziana Leanza, che ha convalidato il fermo disposto nei confronti di tre cittadini egiziani –  due di 23 anni ed un terzo di 39 anni –  e di uno del Bangladesh, di 25 anni, con l’accusa di associazione finalizzata alla tratta di persone, violenza sessuale, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e procurato ingresso illecito, applicando la custodia cautelare in carcere. Il gip ha inoltre dichiarato la propria incompetenza per territorio disponendo la restituzione degli atti alla Procura di Palermo. I tre egiziani ed il cittadino del Bangladesh erano trasferiti nel centro di prima accoglienza di Bisconte, insieme agli altri migranti che erano sbarcati a Catania dalla nave Diciotti. Per i quattro erano stato poi disposto il fermo ed erano stati trasferiti nel carcere di Gazzi dove ieri, sentiti dal gip,  alla presenza dei difensori gli avvocati Anna Aversa, Barbara Turiaco, Maria Falbo e Angela Mancuso, si sono difesi respingendo le accuse. Nei loro confronti le dichiarazioni di altri migranti che erano a bordo dell’imbarcazione usata per la traversata.

Subscribe
Notify of
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments