MESSINA. Si è svolta stamani, nella Commissione Trasporti presieduta dal consigliere Libero Gioveni, la discussione sulla gestione futura della tranvia e sul piano di esercizio del gommato redatto dal consulente Atm Leonardo Russo, presente ai lavori. In aula, fra gli altri, anche il vicesindaco Salvatore Mondello, il presidente di Atm Giuseppe Campagna e i rappresentanti sindacali di Uiltrasporti e Filt Cgil.

Diverse le questione affrontate, legate al rapporto costi/benefici del tram, all’analisi delle criticità, all’opportunità futura di assorbire anche le maestranze esterne per la manutenzione della tranvia e di assumere nuovi autisti, nonché l’abbattimento delle barriere a Provinciale e nella cortina del porto.

«Diverse critiche – spiega Gioveni – sono state mosse al piano di esercizio del gommato da parte dei sindacalisti e dai commissari. Il piano è stato difeso invece in aula dal suo ideatore Leonardo Russo e dal presidente di ATM Campagna, il quale ha confermato anche la volontà dell’azienda di attingere dalle categorie protette del centro per l’impiego per assumere nuovi autisti, affidando totalmente ad esso la gestione delle assunzioni ai sensi di legge. La Commissione – conclude Gioveni – si è determinata nell’aggiornare i lavori sullo stesso argomento (non essendo stato del tutto esaurito) unitamente agli attuali disservizi nel settore della pubblica illuminazione e della sua futura gestione».

A commentare l’incontro, in una nota, è la Uiltrasporti, che chiede lo “stop” alla sperimentazione “di un piano di esercizio che si è rivelato fallimentare sulla pelle dei cittadini”, ma anche di scommettere di nuovo sul tram e di dividere il percorso dello Shuttle riportandolo ai due capolinea Gazzi e Annunziata, nonché di chiudere subito l’accordo con Metroferrovia per una vera mobilità integrata e procedere con il progetto dei bus elettrici.

«La marcia indietro che abbiamo apprezzato sul servizio tranviario – scrivono i sindacalisti – impone una rivisitazione dell’attuale piano di esercizio. Si esca fuori dalla propaganda dello Shuttle e si torni a utilizzare il tram come asse portante e linea forte su ferro della mobilità cittadina. Siamo d’accordo al progetto di modifica del percorso del tram, con una linea a monte con i bus elettrici e con l’integrazione con la Metroferrovia. Si vada oltre quello che è stato l’esperimento fallimentare di una linea di 30 km,  bisogna attestare lo Shuttle ai due capolinea Gazzi e Annunziata, come i vecchi 2 e 79, e riportare ai capolinea storici i bus che collegano i villaggi, come del resto sta già avvenendo con le tante modifiche al piano di esercizio».

Nel mirino dei due sindacati anche il percorso dello Shuttle,  “passato dai famosi 100 minuti a un tempo di percorrenza di 120 minuti, conglobando anche le pause previste per la sosta degli autisti che stanno continuando a garantire il servizio senza mai fare una pausa”.

«Ci si concentra molto sullo Shuttle che è l’elemento di propaganda di questo piano,  ma in realtà stanno soffrendo tutte le linee. Abbiamo fatto una statistica degli ultimi tre mesi da cui emerge chiaramente quali sono le carenze dovute soprattutto alla mancanza di autisti. Abbiamo verificato che gli orari sono stretti e impossibili da rispettare»,  spiegano i sindacalisti, che si basano sui numeri: «A settembre 550 ore, a ottobre 1480 ore e a novembre, ad oggi, già ben 324 ore di straordinario. Quindi una media di che supera le 100 ore al giorno e sono comunque tantissimi i bus che rimangono in deposito perché gli autisti non possono rispettare questi carichi di lavoro. Infatti, la media dei rientri va da un minimo di 9 a un massimo di 17 linee che durante la giornata sono costrette a fermarsi perché non ci sono gli autisti. Nelle ultime due settimane abbiamo contato che nei giorni feriali ci sono stati dagli 8 ai 13 mezzi rimasti in deposito. L’Atm evita che sia penalizzato lo Shuttle, che infatti registra meno fermi, ma sono i villaggi che soffrono. Si sta perdendo la certezza e l’efficienza del trasporto pubblico. Si sta allontanando l’utenza dal trasporto pubblico».

L’ultima proposta che Uiltrasporti e Filt Cgil hanno lasciato alla commissione riguarda il tram: «Visto è stata fatta una marcia indietro sul tram, adesso si riattivino i servizi la domenica». Il presidente Campagna ha risposto che dall’8 dicembre il tram sarà garantito anche nelle domeniche e nei festivi, visto il periodo natalizio.

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