MESSINA. L’istallazione di defibrillatori nei luoghi pubblici, in tutto il tessuto urbano, da finanziare con un importo di 30mila euro. È l’oggetto dell’atto di indirizzo proposto dalla V Commissione Consiliare Salute, su iniziativa della consigliera Cecilia Caccamo, e approvato all’unanimità dal consiglio comunale nel corso della seduta di ieri.

Nello specifico, la richiesta avanzata all’Amministrazione è quella di prevedere il finanziamento nel bilancio 18/20 di  30.000 euro per l’acquisto di defibrillatori Dae da collocare in modo equilibrato ed equo su tutto il territorio comunale: dal centro alle periferie Nord e Sud, compresi i villaggi, nei centri nevralgici dove si concentrano i maggiori afflussi di persone, nei pressi degli istituti scolastici e dei centri sportivi. Fra le richieste del consiglio anche la realizzazione di corsi gratuiti di formazione al fine di diffondere sul territorio italiano la cultura della defibrillazione precoce e per informare adeguatamente i cittadini sull’importanza della conoscenza delle manovre di rianimazione cardio-polmonare.

Nel documento si spiega che in Italia le vittime di arresto cardiaco sono oltre 70.000 ogni anno e oltre l’80% dei decessi avviene lontano da ospedali e strutture sanitarie. L’arresto cardiaco non dà segni premonitori. Se non si interviene entro i primi 5 minuti dall’arresto cardio-circolatorio, somministrando una scarica elettrica al cuore attraverso l’utilizzo di un defibrillatore DAE (defibrillatore semiautomatico esterno), le possibilità di salvezza per la persona colpita sono praticamente nulle.

Poiché difficilmente un servizio d’emergenza è in grado di intervenire in tempo utile l’unica possibilità di salvezza, in caso di arresto cardiaco, è quella di avere subito a disposizione un defibrillatore DAE. In molte città italiane, tra le quali anche Siracusa, sono stati avviati importanti progetti finalizzati alla collocazione sul territorio di postazioni di defibrillazione ad accesso pubblico (PAD).  A seguito della diffusione della defibrillazione precoce sul territorio e la formazione di un numero sempre maggiore di cittadini alle manovre di Rianimazione Cardio-Polmonare (RCP), il tasso di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco è passato da poco meno del 5% a oltre il 50%, il che significa aver ridotto di molte migliaia il numero dei decessi all’anno sull’intero territorio italiano.

Nell’atto di indirizzo, inoltre, il Consiglio Comunale chiede all’Amministrazione di realizzare la mappatura informatizzata delle postazioni e la registrazione dei cittadini addestrati alle manovre di rianimazione cardio-polmonare al fine di creare una rete di soccorso efficace e perfettamente integrata con i servizi d’emergenza già presenti sul territorio ed offrire la miglior terapia salvavita a chiunque venga colpito da un arresto cardiaco improvviso.

 

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