MESSINA. È stato presentato stamani, nel corso di una conferenza alla Sala Stampa della Camera dei Deputati, il progetto politico “Sud chiama Nord – De Luca sindaco d’Italia”. Insieme a Carmelo Lo Monte, Ismaele La Vardera, Carlo Taormina e Raffaello Lupi, il leader di Sicilia Vera, ex sindaco dimissionario di Messina e candidato alla presidenza della regione siciliana Cateno De Luca ha illustrato il nuovo progetto che lo vede impegnato a livello nazionale, in vista del voto il 25 settembre. “Sud chiama Nord – De Luca sindaco d’Italia” sarà infatti presente con proprie liste sia alla Camera che al Senato.

«Fra 10 anni sarò il sindaco d’Italia. Palazzo Chigi aspettami… per ora devo lavorare per la mia Sicilia. Nel frattempo, con il progetto Sud chiama Nord eleggeremo almeno 15 deputati e 5 senatori», ha scritto De Luca su Facebook.

«È in discussione la democrazia partecipata. Dare la possibilità ai cittadini di raccogliere le firme ed organizzarsi è un diritto costituzionalmente garantito. Bisogna intervenire per ridurre il numero delle firme che è necessario presentare», ha esordito l’onorevole Carmelo Lo Monte, lanciando un appello al presidente Mattarella e chiedendo un intervento rispetto alla raccolta firme

«In questo momento – ha aggiunto Ismaele La Vardera – i comuni, i sindaci, gli amministratori locali quelli che portano avanti il sistema Italia sono lasciati soli. Sud chiama Nord nasce per dare voce a loro. Saremo presenti in tutte le Regioni con i sindaci e gli amministratori che hanno scelto di sostenerci e che vedono in Cateno De Luca un esempio di buona amministrazione. Ecco il senso di questo movimento, di questo partito. Ecco l’esigenza che avevamo di dire la nostra in questo panorama politico in cui il Mezzogiorno d’Italia è fuori dall’agenda politica di tutti i partiti».

A sostenere il neonato partito Sud Chiama Nord anche il professore Raffaello Lupi, docente di diritto tributario e scienze delle finanze Università Roma Tor Vergata: «Perché c’è l’esigenza di un altro partito, di un altro movimento? Il bipolarismo è fallito. Ormai bisognerebbe passare a un proporzionalismo cooperativo dove non si demonizzi l’avversario per portargli via quattro voti, ma piuttosto si cerchi di cooperare con nell’interesse del Paese.  De Luca sindaco d’Italia, ha affermato Lupi, è un’idea di modello politico. Bisogna esportare per quanto possibile il modello comunale su scala nazionale, parlando dei contenuti e senza polemiche distruttive»

«Credo che questa iniziativa – ha affermato Taormina – sarà fonte di una vera e propria rivoluzione nel nostro panorama politico. Io rientro nei palazzi della politica dopo molti anni. Non lo avrei voluto fare, ma la situazione attuale mi ha portato a cambiare idea. Sud Chiama Nord non è un movimento in cui si fanno promesse o si attinge al libro di sogni, ma parte dalla realtà. Il suo leader ha dato prova sul campo di cosa sa fare. Abbiamo la prova che Cateno De Luca dove è andato ha messo a posto le cose. Dai piccoli ai grandi comuni. Esportiamo quello che abbiamo visto funzionare. Rilancio realtà comunali, potenziamento delle loro capacità della gestione della politica. Questo è un movimento che vuole essere veramente federalista e autonomista».

Infine De Luca, che ha illustrato gli obiettivi di Sud chiama Nord.

“Sud chiama Nord è una reazione del territorio che nasce dalla consapevolezza della necessità di attuare il modello del buon governo e dell’amministrazione, concetto scomparso dalla politica. La gente vuole essere amministrata. Questo è il valore che noi portiamo avanti con la nostra storia. Dobbiamo creare un patto di solidarietà tra Sud e Nord, integrando un nuovo quadro di politiche nazionali ed europee finalizzate ad eliminare le sperequazioni sociali economiche ed infrastrutturali tra il meridione ed il resto dei territori europei che non rendono competitivo il “Sistema Italia”. Chiediamo di essere messi nelle condizioni di poter contare sugli stessi punti di partenza. Chi parte dal Sud o dal Meridione non ha gli stessi punti partenza. Non si tratta ovviamente di una rivendicazione fine a sé stessa. Sindaco d’Italia, afferma De Luca, è un messaggio finalizzato a creare oggi le condizioni affinché finalmente si comprenda che è necessario puntare sulla buona amministrazione. Noi abbiamo dimostrato sul campo di saperlo fare. Oggi mettiamo questa esperienza a disposizione di un progetto più ampio».

 

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messinese stanco
messinese stanco
5 Agosto 2022 9:43

Ma che è, l’Armata Brancaleone?