MESSINA. Il conflittuale rapporto tra l’ex sindaco Cateno De Luca ed il consiglio comunale non solo non si è placato con l’uscita di scena per dimissioni del primo, ma si è addirittura acuito considerevolmente: l’ultimo dardo lo ha scoccato proprio De Luca, tacciando l’aula di “bloccare la vita amministrativa per un becero dispetto politico”, ma venendo sconfessato dalla segretaria generale Rossana Carrubba. Gli atti che De Luca vorrebbe che il consiglio votasse, non è possibile votarli a causa delle dimissioni del sindaco, molto in breve.

La versione lunga è che ieri pomeriggio, De Luca, in un comunicato al veleno, si è nuovamente scagliato contro il consiglio comunale. “È inaccettabile che certi consiglieri cerchino scuse per non approvare atti fondamentali per la vita amministrativa e per quella dei messinesi – ha tuonato il sindaco dimissionario – Per fare un dispetto a me non esitano a fare danno alla città! Ci sono atti come la rimodulazione del piano di riequilibrio e il bilancio preventivo, a cui si legano importanti misure come l’esenzione dal pagamento di tributi e tariffe comunali a beneficio di molte categorie, che non possono essere rinviati per motivi formali. Non si comprende perché una proposta di deliberazione, sottoscritta dal dirigente e corredata da tutti i pareri, non possa essere fatta propria, con tutte le eventuali modifiche ritenute utili, discussa e deliberata dal Consiglio Comunale”, scrive De Luca, ben consapevole del problema.

Senonchè il presidente del consiglio Claudio Cardile ha investito della questione Rossana Carrubba. Che sull’argomento si era però già espressa in precedenza, concludendone che gli atti, esitati dalla giunta prima di arrivare in consigli comunale, in sostanza sono decaduti con le dimissioni di sindaco e assessori. “Non si ritiene possibile che il consiglio comunale possa deliberare su una proposta di deliberazione che risulta essere l’iniziativa di un soggetto che, non rivestendo più incarico di assessore, non è oggi titolare del relativo potere”, scrive la segretaria generale, invitando nel contempo il consiglio comunale a decidere “se intende interrompere l’iter della trattazione delle proposte presentate dalla giunta e dagli assessori ormai dimissionari”, in maniera che lei stessa possa dare le necessarie direttive dirigenti per la prosecuzione dell’azione amministrativa.

Di tagliare la testa al toro, e prendersi la responsabilità di adottare le delibere, e far proseguire la trattazione, se ne è incaricato Nello Pergolizzi, di fatto il capogruppo dei consiglieri della ormai ex maggioranza. “Oggi, in pregiudiziale, durante la seduta del consiglio comunale ho dichiarato a nome del gruppo misto la volontà di sottoscrivere alcune proposte di delibera fondamentali per la nostra comunità (Piano alienazione immobili e bilancio preventivo). Al contrario, al fine di agevolare e ridurre i tempi per la decisione della Corte dei Conti, non sottoscriveremo la proposta di delibera relativa alla rimodulazione del piano di riequilibrio. Noi ci fidiamo degli atti predisposti dall’Amministrazione De Luca e rivendichiamo il grande lavoro portato avanti durante questa legislatura, li voteremo favorevolmente e consentiremo alla restante parte del consiglio comunale di assumersi o meno la responsabilità di votarli”, ha concluso Pergolizzi

 

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