MESSINA. Le città più pericolose non sono né Palermo, né Catania o Napoli. E non sono nel sud Italia. Secondo la classifica generale de Il Sole 24 Ore, sono Milano, Rimini e Torino, con rispettivamente quasi seimila, cinquemila e mezzo e cinquemila denunce per 100mila abitanti giunte alle Forze dell’Ordine nell’arco dei dodici mesi appena trascorsi. Messina? È la 73esima tra le 106 province italiane, anche se è nella top 10 per associazioni a delinquere e… per le rapine in banca.

Se, infatti, nell’intera provincia messinese non bisogna preoccuparsi di essere derubati (più o meno), le denunce per associazione a delinquere ammontano a 13 totali, 2,2 per 100mila abitanti. Numero alto in confronto a quello delle altre province italiane. Più di Messina solo Isernia, Caltanissetta, Milano, Catanzaro, Agrigento e Vibo Valentia. Per quanto riguarda i furti, invece, Messina si piazza all’89esimo posto, fra le ultime specialmente per i furti in abitazione, 319 in tutto (105esima, più sicura c’è solo Oristano, con 46,8 denunce per 100mila abitanti contro le 53,2 di Messina). Anche i furti con destrezza sono bassi in proporzione agli abitanti: 66 totali, 11 per 100mila abitanti e 102esima posizione per la provincia peloritana. I furti con strappo sono 3,2 per 100mila abitanti (21 nell’arco dei dodici mesi precedenti). Cosa si ruba a Messina? Mezzi di trasporto, per la maggior parte. Sono 71 i ciclomotori rubati (33esima posizione), ben 262 i motocicli (13esima) e 494 le autovetture (23esima). Si ruba di meno, invece, negli esercizi commerciali (Messina è 96esima con 173 denunce a riguardo, 28,8 ogni 100mila abitanti).

In linea con i furti sono pure i dati sulle rapine, anche se leggermente superiori (la differenza consiste nell’aggiunta dell’uso della violenza o della minaccia, che nel furto non sono presenti): Messina è 76esima con un totale di 72 denunce. Dato curioso, però, è che la provincia peloritana è nella top 10 per le rapine in banca: 3 nell’arco dei 12 mesi, 0,5 per 100mila abitanti. È 93esima per le rapine in abitazioni (7, con una proporzione di 1,2) e 77esima per quelle in esercizi commerciali (10, 1,7 per 100mila abitanti).

La provincia di Messina è messa relativamente bene anche per quanto riguarda le denunce a proposito di riciclaggio e impiego di denaro: è 90esima su 106, con 5 segnalazioni delle Forze dell’Ordine. È fra le pericolose, invece, per quanto riguarda i reati di usura (20esima posizione con 3 denunce), estorsione (22esima con 121 segnalazioni), truffa e frode informatica (31esima con 3.148 denunce), violenza sessuale (33esima con 57 segnalazioni) e di incendio (38esima con 75 denunce).

Metà classifica, invece, per le denunce riguardanti gli stupefacenti (59esima, anche se è 21esima per produzione e traffico, con 43 denunce), quelle riguardanti i tentati omicidi (59esima) e quelle per gli omicidi volontari (56esima). Si colloca però in 14esima posizione per quanto riguarda le segnalazioni sugli omicidi preterintenzionali (nonostante questo sia stato solo 1, influisce parecchio il numero di abitanti, così come nel caso degli omicidi sul lavoro, anche in questo caso uno solo ma 33esima posizione). Per gli omicidi colposi, invece, Messina è 36esima, con 22 denunce.

Grafica de Il Sole 24 Ore

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Andrea
Andrea
14 Ottobre 2022 18:34

Se queste sono le premesse della legislatura che si apre in questi giorni, temo che siamo messi molto male. Un presidente con la casa piena di busti del duce, tra un po’ la mai sopita retorica del Mussolini ha fatto anche cose buone, e poi cos’altro?
La Storia non ci ha insegnato nulla. Meno male che come diceva uno più esperto di me, la prima volta è tragedia, la seconda dovrebbe essere farsa.