MESSINA. Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta firmata dalla dirigente scolastica del liceo Seguenza, Lilia Leonardi, in merito agli atti di vandalismo di cui alcuni soggetti si sono ritenuti autori durante la manifestazione No Ponte.

Di seguito la lettera integrale:

I fatti accaduti a Messina nella giornata di sabato 1 marzo, a mio avviso, rappresentano il livello più basso a cui si poteva arrivare nelle modalità d’espressione della propria posizione politica. Nel caso specifico, durante il corteo No Ponte, alcuni soggetti, sicuramente estranei alla manifestazione, si sono infiltrati ed essendo incapaci di esporre ed argomentare le motivazioni delle loro manifestazioni, le hanno sostituite con ignobili atti di vandalismo, ai danni della nostra città, violando la dignità della storia e del decoro del nostro patrimonio architettonico, nascondendosi, vigliaccamente, dietro pretestuose rivendicazioni, al solo fine di dare sfogo a tutta la violenza di cui si nutrono.

Nella qualità di preside del liceo Seguenza, oggetto dello scempio perpetrato anche nei confronti di altre istituzioni, mi chiedo in cosa la nostra società abbia sbagliato, nel produrre soggetti che, privi anche del minimo senso civico, colgono ogni occasione per offendere, aggredire, fare violenza, nei confronti di tutti quelli che credono nella democrazia e, quindi, nella libertà d’espressione e di pensiero, purchè sia posta in essere nei limiti dell’ordine pubblico e del rispetto della Legge.

Questi soggetti, approfittando della legittima manifestazione No ponte, a cui ha partecipato gente perbene, ha avuto tempo e modo di danneggiare tutto ciò che gli è capitato a tiro, violando ed offendendo la dignità di chi, come me, tiene alla propria città, ed alla Istituzione scolastica che dirige.

Da educatrice quale sono, sento un senso di frustrazione, nell’assistere, impotente, a tanto degrado, e ad una tale carica di odio che lascia sgomenti, indignati e seriamente preoccupati per la deriva verso la quale ci stiamo avviando.

Che fine hanno fatto i valori che si insegnano nelle scuole, con impegno quotidiano, affinchè siano da guida nell’operato all’interno della società? Cosa stanno facendo i giovani, che quotidianamente formiamo, per esprimere, nelle forme legittime, il proprio dissenso a tale condotta? Non sento alcuna voce di giusta disapprovazione, da parte loro. Prevale un silenzio assordante anche da parte di quei cittadini che, ne sono convinta, vorrebbero esprimere il proprio sgomento, ma, probabilmente, pensano che sia inutile e non conducente ad alcun risultato.

Non nego che anch’io, ancorchè fortemente indignata per quanto è accaduto, ho valutato, per una frazione di secondo, di “farmi gli affari miei”, poi ho realizzato che proprio questi sono “affari miei” e di tutti i cittadini seri ed onesti, che quotidianamente operano nell’interesse comune. A maggior ragione mi sono sentita coinvolta, in quanto rappresentante di un’istituzione scolastica, nella quale la trasmissione di valori e di conoscenze è la prioritaria finalità, allo scopo di formare menti critiche e pensanti.

Pertanto, spero di non aver offeso la suscettibilità di nessuno, poiché il mio intento non è quello di insultare, bensì di suscitare una riflessione, non tanto sui fatti in sé, quanto sull’assoluta mancanza di senso di responsabilità di coloro che hanno perpetrato il reato di danneggiamento della res publica, in barba ad ogni rispetto dei diritti altrui.

Infine, mi sento in dovere di esprimere la mia approvazione per l’operato delle forze dell’ordine che, quasi sicuramente, hanno scongiurato danni ancora più gravi alle cose e, soprattutto, alle persone.

Subscribe
Notify of
guest

2 Commenti
meno recente
più recente più votato
Inline Feedbacks
View all comments
Dan
Dan
4 Marzo 2025 7:58

Molto bello leggere di un dirigente scolastico che realmente tiene alla res publica, sia materiale che immateriale.
Occorre rilevare tuttavia che una preoccupazione ancor maggiore deriva dal silenzio relativo alla violenza quotidiana del nostro Governo sulla democrazia e sulle libertà civili. Su questo nessuno avrà il coraggio di posizionarsi.

messinese stanco
messinese stanco
7 Marzo 2025 9:12

Mi scusi Professoressa, premesso che le scritte sui muri non sono giustificabili, ma sono decenni che io vedo scritte sui muri (sin da quando ero studente io) sul Seguenza e non solo. Eppure nessuno ha mai fiatato. Solo ora ve ne siete accorti?