MESSINA. Alle 19.11, per i “soggetti che sono ripresi nelle fotografie diffuse dalla stampa sta già indagando la Questura, alla quale competono in via esclusiva questo genere di attività e sulle quali mi corre l’obbligo di osservare il massimo riserbo”. Alle 19.57, “Ho chiesto alla PG di approfondire la questione ed immediatamente sono stati rintracciati gli autori di questo post”, con tanto di foto e generalità (prese da Facebook).

La posizione di Cateno De Luca sulla riservatezza cambia  di centottanta gradi nel giro di meno di un’ora, a seconda che si parli della vicenda del corteo funebre del fratello del boss Luigi Sparacio (in violazione del dpcm) , o di un post in cui un gruppo di ragazzi sostenevano di “aver evaso” il lockdown per una scampagnata: in realtà le foto si riferivano allo scorso anno, come lo stesso De Luca ha spiegato nel suo post, “in verità si trovavano a casa insieme alla madre, assicurandoci di non essersi mossi di casa e che le foto si riferivano ad una gita svolta l’anno prima”, non prima di aver trionfalmente annunciato, sempre via facebook, “Si sono vantati sui social di una scampagnata sfidando le le attività di contorno del Sindaco e delle forze dell’ordine: beccati e denunciati!”.

Secondo De Luca, i ragazzi “con molta superficialità, si sono resi responsabili di una condotta grave e sulla quale saranno chiamati a rendere conto nei prossimi giorni, chiarendo se davvero hanno pubblicato e dichiarato il falso, o se al contrario sono usciti nonostante il divieto”.

Nel giro di quarantasei minuti, quindi, il sindaco Cateno De Luca per una foto di una scampagnata su facebook interpella la sezione di polizia giudiziaria dei Vigili urbani per identificare le persone, mentre per il corteo funebre alla (presumibilmente) stessa polizia giudiziaria dà invece il compito di identificare i commenti su un post della deputata Giulia Grillo “con i quali si esprimono dichiarazioni gravemente offensive nei miei confronti”. Mentre delle indagini sull’accaduto spiega che “sulla partecipazione al trasporto del feretro da parte dei parenti e dei soggetti che sono ripresi nelle fotografie diffuse dalla stampa sta già indagando la Questura, alla quale competono in via esclusiva questo genere di attività”.

Il post del sindaco sulla vicenda del corteo funebre è stato condiviso dal nipote del defunto, che ha scritto: “Condividiamo perchè anche il sindaco ha dato ragione alla mia famiglia! Grazie Cateno De Luca hai le palle ho perchè hai dato ragione ma perchè sei coerente e onesto in tutto e per tutto!”

 

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