MESSINA. La Corte d’Appello ha ridotto la pena nei confronti di Andrea Pulitano, un giovane accusato di detenzione ai fini di spaccio di marijuana. I giudici lo hanno condannato ad 1 anno e 4 mesi, riducendo così la condanna a 2 anni e 2 mesi emessa in primo grado nell’ambito del giudizio con il rito abbreviato. Pulitano, che è stato difeso dall’avvocato Nino Cacia, era accusato insieme ad un altro giovane (per il quale si è proceduto separatamente) di aver gestito piccoli quantitativi di droga, acquistati tra Scala Torregrotta, Valdina, Milazzo e Messina e poi spacciati a Villafranca, Rometta e Spadafora.

Si tratta di una vicenda scaturita nell’ambito delle indagini sulla scomparsa di Provvy Grassi, la ragazza messinese sparita il 10 luglio 2013 e ritrovata morta sei mesi dopo, a gennaio, sotto un viadotto dell’autostrada. Le indagini conclusero che la ragazza sarebbe stata vittima di un tragico incidente d’auto mentre tornava a casa. La sua Fiat 600 finì in fondo alla scarpata ma rimase nascosta alla vista dalla vegetazione. Per questa vicenda il processo nei confronti di funzionari del Cas dell’epoca è ancora in corso. Pulitano faceva parte della comitiva di amici frequentata dalla ragazza ed era amico del fidanzato di lei. Nell’ambito delle indagini sulla sparizione della giovane, i carabinieri lo convocarono per alcuni chiarimenti sugli sms scambiati con l’altro ragazzo. Alla fine fu lui stesso a raccontare dell’attività di spaccio di marijuana

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