ROMA. Le restrizioni previste come misura anti contagio da Coronavirus non termineranno con la fine delle feste di Natale. E’ quanto previsto dal Consiglio dei ministri che si è svolto ieri in tarda serata.

E quindi, per il periodo compreso tra il 7 e il 15 gennaio 2021, permane il divieto, su tutto il territorio nazionale, di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, tranne che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra regione o provincia autonoma. Resterà il coprifuoco alle 22. Negozi e centri commerciali sono aperti, ma anche bar e ristoranti fino alle 18 (oltre le sei del pomeriggio si potranno acquistare cibo e bevande solo da asporto o con consegna a domicilio).

Previsto, nei giorni 9 e 10 gennaio 2021, l’applicazione, su tutto il territorio nazionale, delle misure previste per la cosiddetta “zona arancione”. Saranno comunque consentiti, negli stessi giorni, gli spostamenti dai Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia. Spostamenti sono consentiti dalle 5 alle 22 solo all’interno del proprio comune, i negozi, i centri estetici e i parrucchieri resteranno aperti, ma saranno chiusi bar e ristoranti.

Il testo rivede i criteri per l’individuazione degli scenari di rischio sulla base dei quali saranno applicate le misure previste per le zone “arancioni” e “rosse”. Il testo interviene inoltre sull’organizzazione dell’attività didattica nelle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, con la previsione della ripresa dell’attività in presenza, per il 50 per cento degli studenti, a partire dal prossimo 11 gennaio.

 

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